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lunedì 16 marzo 2009

LO SCULTORE GELSOMINO CASULA ED IL SUO “RACCONTO DELLA NATURA”

Gelsomino Casula e uno scultore che vive ad Altavilla Silentina ma e natio di Uta (CA); da molti decenni si e fermato nella Pianura del Sele dove opera e si disloca in ogni parte. Le sue opere sono presenti in ogni dove. A Gelsomino la passione per la scultura e nata nel momento in cui si e reso conto che la natura e la cosa più importante. I racconti della natura lo affascinano, lo travolgono, lo fanno innamorare. Uno dei tanti pensieri, che affascina chi lo ascolta e: “La natura per millenni ha partorito, volta per volta, le sue forme infinite indicando continuamente l’evoluzione. L’uomo, il suo parto, il suo cammino, il suo ingegno, si applica dalla sua immaterialità alla materia, l’oggetto d’uso da esso costruito volta per volta, diventa traccia di quell’ingegno, di quell’arte adottata per la sua
sopravvivenza, per il suo benessere, per il suo cammino, la sua scultura.” Gelsomino può continuare all’infinito, parla di se come se lui fosse un’opera nata direttamente dalla natura, per cui da Dio: “Dio lo incontro nella profondità dell’anima, la pittura servirebbe ad ammantare nel colore questo nuovo mondo, questo paesaggio dello spirito, e tale trasformazione va direzionata verso la luce di tutte le cose che possono essere provate da quel bambino che s’avvia incontrando la sua natura intelligente con l’anima che lo assiste, dialoga con lo spirito Divino indicandogli la legge di corrispondenza”. Tutto e cominciato nel momento in cui ha avvertito il bisogno di andare al di la della materia, oltre quello che vedeva. Gelsomino e uno scultore che modella la pietra e le pietre per lui sono diverse l’una dall’altra, alchè afferma: “Non tutte le pietre hanno per me la stessa importanza. Quando il mio sguardo si ferma sul blocco che mi ispira, sento il bisogno di raccontare ciò che la natura ha da offrire attraverso quella forma”. Tra il Nostro scultore e la sua pietra, grande o piccola che sia, c’e un dialogo, un desiderio, la necessita di raggiungere quella bellezza che in qualche modo lo si offre. La maggior parte delle sue opere raffigurano dei volti che non sono altro dei contenitori di intelligenza, il senso dell’infinito. E’ come una grande scena dove non ci sono gli attori ma soltanto le sue emozioni. Casula, con le sue opere vuole trasmettere ciò che non e stato ancora raccontato, ciò che non può essere mai più ripetuto, ciò che sfugge alla consapevolezza.
Ammirare un’opera di Gelsomino Casula che si trovano a Salerno, a Castelnuovo di Conza, a Controne, a Battipaglia, in musei privati o in una semplice casa e sempre una emozione. Guardare quell’anima che ti parla ferma e statuaria come una pietra che pietra non e, mi vengono in mente le parole del grande artista: “La natura e l’arte sono le stesse cose, nell’armonia, nella fusione non sono l’una contro l’altra. La madre e una e per fare figli deve continuare lo stato di salute ed alimentare genuinamente tutti i suoi figli. Il Padre li (leve continuamente riscaldare e fare in modo che la madre Terra continui ad allattare ciò che Dio ha dato alla nostra vita materiale e spirituale, alimentata da quella continuità dello spirito divino che genera e trasforma continuamente”.

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