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domenica 23 ottobre 2011

Altavilla. Domenica mattina con il fuoco... sotto il municipio. E' doloso


Questa mattina incendio nel municipio di Altavilla Silentina. Le fiamme sono partite da una stanza deposito e sono state fermate prima che producessero dani più gravi. Ridotta in cenere una macchina spazzatrice, centinaia di sedie di plastica e le prove geologiche per alcuni lavori pubblici. Irrecuperabili anche centinaia di schede per i rilevamenti delle posizioni Tarsu. L'allarme è stato dato intorno alle 11. Tra i primi ad accorgersi del fumo il proprietario del bar adiacente. Nelle prime operazioni di spegnimento impegnato direttamente il sindaco Marra, il vigile urbano Almerindo Nigro e il forestale Edi Cembalo. I primi rilievi dei Vigili del Fuoco propendono per la pista dolosa. "Non so ancora se può essere stata una ragazzata o dobbiamo pensare a qualcosa di più grave", commenta Antonio Marra. Si attende la relazione che sta compilando il comandante del nucleo dei vigili del fuoco intervenuti, Giovanni Semerano. 
Questa mattina incendio nel municipio di Altavilla Silentina. Le fiamme sono partite da una stanza deposito e sono state fermate prima che producessero dani più gravi. Ridotta in cenere una macchina spazzatrice, centinaia di sedie di plastica e le prove geologiche per alcuni lavori pubblici. Irrecuperabili anche centinaia di schede per i rilevamenti delle posizioni Tarsu. L'allarme è stato dato intorno alle 11. Tra i primi ad accorgersi del fumo il proprietario del bar adiacente. Nelle prime operazioni di spegnimento impegnato direttamente il sindaco Marra, il vigile urbano Almerindo Nigro e il forestale Edi Cembalo. I primi rilievi dei Vigili del Fuoco propendono per la pista dolosa. "Non so ancora se può essere stata una ragazzata o dobbiamo pensare a qualcosa di più grave", commenta Antonio Marra. Si attende la relazione che sta compilando il comandante del nucleo dei vigili del fuoco intervenuti, Giovanni Semerano.  

Il privilegio di noi silentini...


Un privilegio di Altavilla è quello di  racchiudere all’interno del proprio territorio una singolare rappresentazione del variegato mondo della provincia salernitana e non solo. Risalendo per il corso del Sele si può arrivare fin nell’Irpinia e da qui verso la Lucania e i granai pugliesi. Dalle sponde del  Calore si incontrano gli Alburni e poi il cuore del Cilento. Facendo una deviazione su per il passo della Sentinella siamo nel Vallo di Diano. Sono i percorsi della storia del passato ma anche dell’economia moderna. Dalla piazza del paese silentino  basta portarsi verso il Piano delle Rose o Tempa della Guardia per trovarsi ad un palmo di naso dai tre quarti dell’intera provincia che osservi dall’alto. Altavilla è una comunità che naturalmente si è aperta agli scambi con chi vive ed opera nei dintorni.  Almeno la metà dei nostri cognomi ci raccontano storie di immigrazione dai paesi vicini. A partire da queste tracce che stanno dentro la nostra memoria collettiva il nostro istituto di credito locale non poteva non fare la scelta di operare in orizzonti che superassero i nostri confini comunali. Alle nostre spalle, verso gli Alburni e lungo il corso del Calore, quasi aderendo al percorso dei pastori transumanti conosciuti più dai nostri nonni che dai nostri padri. Davanti, l’opzione più recente, quella che ha dovuto attendere la bonifica dalla palude, per  tornare a guardare verso le aree una volta popolate dagli etruschi. A Scalareta, per chi non lo sapesse, ci sono loro tracce . Verso il Sele abbiamo sempre guardato: non a caso al nostro nome è stato aggiunto, non a caso, un “silentino”.  I nostri meloni si andavano a vendere a Campagna e ad Oliveto. E’ il futuro che c’interessa: è lì che vivremo il più a lungo possibile. Ci sono nuove sfide: l’apertura internazionale che ci assicurerà un aeroporto finalmente aperto; la fruizione turistica dei nostri ambienti ancora ad alta ruralità; un’agricoltura sotto il segno della migliore ortofrutta d’Italia e di un’allevamento bufalino di qualità; dei beni culturali da utilizzare seriamente. Su questi aspetti c’è bisogno di dell’apporto dei migliori.

Oreste Mottola     (*)
*giornalista, collabora a "Il Mattino" ed è attualmente condirettore del settimanale “Unico”

Due nuovi giornali locali si preparano a debuttare ad Altavilla.

Due nuovi giornali locali si preparano a debuttare ad Altavilla. Il primo nascerebbe intorno al movimento politico guidato dall’avvocato Michele Gallo, “Altavilla Aperta”. Nel  corso di una riunione è stato reso noto che è” in avanzata fase di studio” un giornale ed un’associazione culturale. Bocciata l’idea di coinvolgere soprattutto quanti, come ha spiegato Antonello Scorziello:  “hanno guardato con simpatia alla nostra proposta ma poi non ci hanno votato” è prevalsa l’idea di “un foglio militante e di propaganda”. Questa  sembra essere  l’intenzione di alcuni tra gli ex candidati alle elezioni comunali. I consiglieri comunali Gallo e Amoroso,  con  Antonello Scorziello, si sono spesi perché passasse l’ipotesi del giornale aperto a tutte le opinioni ma il gruppo sembra orientato in maggioranza verso un vero e proprio giornale “della lista”. La discussione è ancora aperta. Non ci sono ancora precise scelte tecniche ma filtra l’ipotesi di una periodicità bimestrale, della direzione responsabile da proporre a Diomira Cennamo, che in redazione dovrebbe essere affiancata da Alfonso Verruccio e Franco Benedetto.  Nessuno dei tre era presente alla riunione e quindi il loro grado di adesione al progetto è da definire.
Il secondo giornale nasce lontano dalle forze politiche locali, sia di maggioranza che di opposizione. Erediterà, quasi sicuramente,  la testata de “La collina degli ulivi” che gli sarà concessa in uso dagli attuali legali detentori. Con la regia di un conoscitore attento del mondo giornalistico e culturale locale qual è Oreste Mottola è stata redatta una lista di collaboratori con novità ed esordi. “Saremo distinti e distanti dal mondo politico locale che certo non entusiasma – dice Mottola – così come ci distingueremo da quelle associazioni, molto cartacee, dove non esiste una vera vita democratica interna. Racconteremo, e daremo spazio,  all’Altavilla che nonostante tutto si fa onore e va avanti”.