Pubblicato su carta sin dal 1993, è uno dei più longevi periodici dell'area della Piana del Sele e Cilento. La Collina degli Ulivi online vuole essere ancora di più un luogo di informazione, ascolto e diffusione di idee, anche attraverso l'interazione in tempo reale con i suoi lettori in ogni parte del mondo.

giovedì 21 ottobre 2010

Prossimamente su questi schermi: Cilento

Cresce l'interesse verso il nostro territorio e lo dimostrano una serie di passaggi televisivi a breve sulle principali reti italiane e su alcuni canali internazionali.


News dal Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano

Dopo le riprese effettuate per le trasmissioni Mare Latino su Rai 1,  Mezzogiorno in Famiglia su Rai 2, Abissi, Uno Mattina, Week End su Marco Polo tv (414 d Sky), Ambiente Italia su Rai 3 e sul canale nazionale “Russia 2”, che viene visto in 80 regioni della Federazione russa da più di 100 milioni di spettatori, e sui canali “ La Russia 24 ” e “ My Planet “,  il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ritorna sugli schermi televisivi delle famiglie italiane per dare modo al grande pubblico di “gustare”, anche solo con gli occhi, scorci dell’area protetta più grande d’Italia, riconosciuta patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Sabato 23 ottobre, alle ore 11,00, su Retequattro la trasmissione  “Ricette di Famiglia”dedicherà un’intera puntata alla Provincia di Salerno ed in particolare al Parco. Il noto programma, condotto da Davide Mengacci, condurrà gli spettatori alla scoperta delle eccellenze e tipicità enogastronomiche proprio nei luoghi in cui, grazie agli studi dello scienziato statunitense Ancel Keys, è nata la Dieta Mediterranea.
L’attualità, la politica, la cultura di questo territorio saranno di nuovo protagonisti martedì 26 ottobre alle 12,45 su Rai 3 con “ Le Storie – diario italiano “ condotta dal popolare giornalista e scrittore Corrado Augias.
Il meraviglioso patrimonio di storia, natura e cultura del Parco terrà invece incollati allo schermo tutti gli appassionati la mattina di domenica 31 ottobre su Rai 1, attraverso le riprese, in corso in questi giorni, delle telecamere di “Linea Verde”, che per il secondo anno consecutivo ha scelto il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Grazie all’elicottero, messo a disposizione dal Corpo  Forestale dello Stato, si potranno ammirare spettacolari immagini dall’alto ed ancora una rappresentazione delle produzioni tipiche del territorio, che sono alla base dell’alimentazione e dello stile di vita mediterraneo.

giovedì 14 ottobre 2010

Venti di rinascita ad Altavilla Silentina? Rientrata la “Madonna del Latte” e via al confronto per la riapertura delle chiese chiuse dal terremoto

Sarà che le prossime elezioni bussano alla porta e di questi tempi i volenterosi spuntano come funghi, sarà che i cittadini più sensibili da anni sbraitano e si indignano, sarà che le associazioni locali non si fermano più alla critica in piazza ma denunciano e protestano, il fatto sta che Altavilla Silentina comincia ad essere interessata da un leggero, tenue, quasi impercettibile per la verità, venticello di cambiamento che invita all’ottimismo. Il mese scorso abbiamo pubblicato la segnalazione dell’associazione L’Auriga Cilento che invocava il ritiro immediato della statua “Madonna del Latte” da anni dimenticata nel laboratorio di restauro della dott.ssa Marina Imparato e voilà, in tempi celerissimi e grazie all’intervento di Padre Costantino Liberti e della Diocesi, l’icona sacra è tornata a casa nella chiesa del convento di San Francesco. Quello che induce ancor di più a guardare al futuro in modo fiducioso è che l’agognato rientro è stato comunicato durante un incontro ufficiale fra Diocesi, Comune, Soprintendenze BSAE e BAP e associazioni che si è svolto il 28 settembre proprio al Convento e in cui si è discusso di “Chiese di Altavilla Silentina - ipotesi di interventi”. Si è dato il via così, finalmente, al confronto per la riapertura delle due chiese altavillesi - San Biagio e Sant’Egidio - chiuse del terremoto del 1980. In definitiva, in questa prima riunione, si è concordato che i progetti e gli interventi futuri sui beni ecclesiastici altavillesi saranno seguiti direttamente dalla Diocesi nella persona dell’arch. Rammauro e dalla dott.ssa Felici della Soprintendenza, i quali provvederanno a far sapere agli interessati gli aggiornamenti e le vicende che scaturiranno dall’evolversi della situazione. Si è parlato a lungo anche dell’eventualità di lavorare ad un itinerario storico-culturale-religioso che partendo dal Feo arriverebbe a San Biagio ridonando in questo modo al paese il titolo di “città delle chiese”. Anche la canonica di Sant’Egidio potrebbe tornare in vita divenendo oratorio o museo storico. Le idee non mancano, ora bisogna trovare i fondi. Tiziana Rubano


sabato 9 ottobre 2010

Ad Albanella fiaccolata per le vittime del canale

Per fortuna la gente sta iniziando a prendere consapevolezza della tragedia permanente che rappresentano le strade comunali e provinciali del nostro territorio. La strada provinciale 316 viene solitamente percorsa anche da noi altavillesi per raggiungere Capaccio. La fiaccolata è stata organizzata dall'Associazione "Insieme per crescere". Di seguito il video del servizio della trasmissione Pagine del Cilento.


http://www.youtube.com/v/gdTy2BN1cdk?fs=1&hl=it_IT&rel=0

venerdì 8 ottobre 2010

Cilento Express...ione di inefficienza

Pubblico volentieri la lettera pervenuta in redazione. L'autore è un caro amico del Nord che, ospite ad Altavilla, è incappato in un disservizio che poteva costargli un posto di lavoro... Inefficienza? Superficialità? A volte basta una disattenzione per avvalorare l'immagine stereotipata che si conosce del Sud e questo a discapito di chi lotta quotidianamente per screditarla.

Il Sud è un posto magico. Lo dico da nordico, che ogni tanto deve depurarsi dal nord isterico e petulante. Ho origini perfettamente oriunde, quasi con baricentro esatto: madre siciliana, padre toscano e nato in Piemonte. E proprio in Piemonte, dove risiedo, dovevo recarmi a fine agosto, interrompendo la vacanza cilentana, per la prova scritta di un concorso pubblico.

Cerco su internet, strumento ormai affidabile proprio perché alla rapidità nel reperire informazioni, unisce l’idea che quelle stesse informazioni siano le più aggiornate a disposizione.

Devo recarmi a Capodichino, all’aeroporto di Napoli per un low cost che mi porterà nella capitale sabauda in capo a un’ora e mezza. Da dove mi trovo, Altavilla, scopro che, per non scomodare troppo i miei ospiti, posso prendere un autobus e questo autobus si chiama Cilento Express.

Leggo Wired, una rivista mensile di tecnologia alla quale sono abbonato. Sono indietro e ho in mano il numero di febbraio 2010. Una rivista che sembra di filosofia per certi articoli. Proprio in quello che sto leggendo, si parla di un aliante solare, un progetto per volare con la sola energia del vento e del sole intorno al mondo. Si parla anche di una mongolfiera…

Fantastico: mi faccio portare all’ora giusta alla fermata di Agri Paestum, quella più vicina a dove mi trovo. Arriviamo sul luogo, un agglomerato di negozi e negozietti su uno stradone, con vocazione da centro commerciale. Entro e chiedo dove ferma il bus, non essendoci la “palina”, un posto che possa essere identificato come punto di sosta del bus in questione.

Il primo negoziante mi guarda e sorride, come se gli avessi chiesto se ha visto transitare qualche marziano con l’ombrellone sotto il solleone d’agosto. Ma ancora non mi dice che forse il bus in questione non passa. Dovrò arrivare al terzo negozietto con un proprietario un po’ più loquace e disponibile, per avere il dubbio insinuato esplicitamente: “guardi che forse questo autobus non passa più: è da molto che non lo vedo da queste parti”. Ottimo, anche se intanto il tempo passa e le possibilità di raggiungere Napoli si assottigliano. Chi mi accompagna, ci mancherebbe, si offre pure di portarmi direttamente a Napoli.

E per questo il Sud è un posto magico.

Ma sarebbe anche un posto meno surreale se, a fronte di una ulteriore ricerca su internet – ho un telefono di quelli moderni che si possono collegare al web – e, grazie a un’amica che mi ospita, arriviamo a fare la stessa telefonata e scopriamo la stessa cosa: il Cilento Express non esiste.

Non esiste più dal 2007. Siamo nel 2010 e, alla faccia della rapidità nell’inserire le informazioni e aggiornare il web, sono passati tre anni. Fate una prova e sulla oracolare pagina di Google inserite “Cilento Express”: vi dà ventinovemilacinquecento risultati in zerovirgolasedici secondi.

Interessante per una cosa che non esiste, non trovate?

“Bertand Piccard vede nel volo in mongolfiera una splendida metafora. Come si dirige una mongolfiera? Sapendo che l’atmosfera è fatta di diversi strati di vento, che soffiano tutti in direzioni diverse. «Quindi se vogliamo cambiare traiettoria, dobbiamo cambiare quota. Nella vita, ciò significa salire a un livello psicologico, filosofico e spirituale più alto», dice Piccard. Come si fa? Come si traduce la metafora in qualcosa di più pratico e quotidiano? In mongolfiera è facile: basta lasciar cadere la zavorra […] e si sale.”

Tutto bene quel che finisce bene: ho preso un affidabile treno esistente e resistente, nonostante tutto il male che si può dire, senza sbagliarsi di troppo, sulle ferrovie. Sono arrivato al pelo a Napoli, al pelo a prendere la navetta per l’aeroporto, al pelo per il check-in e per l’imbarco. Mi sono rilassato solo una volta seduto nel claustrofobico spazio assegnatomi dentro l’aeromobile. È il risultato che conta e qui concordiamo tutti. Ma sarebbe bello se almeno su questo il Sud magico diventasse tanto magico da dare il “colpo di reni” finale che, curiosamente consiste in questo caso, semplicemente nella cancellazione di informazioni sbagliate. Anche senza sostituire nulla: nessuno di noi teme l’horror vacui, ma teme moltissimo l’essere indotto volontariamente all’errore.

Penso alle parole che seguono ancora in quell’articolo che in aereo – non proprio una mongolfiera – riprendo in mano: «La gente parla di “spirito pionieristico” pensando che i pionieri sono quelli che sviluppano idee nuove. Non è così. Le idee nuove sono facili da avere. I pionieri sono quelli che hanno il coraggio di buttare fuori bordo molta zavorra. Abitudini. Certezze. Convinzioni. Dogmi. Paradigmi. E quando lo facciamo la vita non è più solo una linea che si sviluppa in una direzione o in una dimensione: diventa l’insieme di tutte le possibili linee che vanno in tutte le direzioni, in tutte le dimensioni».

Chiudo la pagina che sono già in quelle tre dimensioni, fisicamente intendo. L’aeromobile va, nel cielo azzurro sopra il mar Tirreno in direzione nord. Penso che non ci sarebbe niente di pionieristico nell’abolire le tracce web del Cilento Express. Penso che sarebbe bello se la zavorra di quei ventinovemilacinquecento risultati in zerovirgolasedici secondi di Google diventassero zero.

Che bello sarebbe se in questo modo una microscopica, ma comunque significativa, frazione del dogma “il Sud che non funziona” venisse abbattuto.

Luciano Celi

mercoledì 6 ottobre 2010

Il rugby in "Terra di bufali"

Il torneo di rugby organizzato dal sito www.rugbista.it, dedicato al nostro territorio e simbolicamente ispirato agli animali possenti che vi si allevano, è stato un successo


In pochi ci credevano, in pochi pensavano si potesse fare, invece la determinazione di chi ci credeva in questo evento ha avuto la meglio. Tante le difficoltà degli organizzatori, come del resto succede a tutti quelli che nel nostro territorio cercano di costruire qualcosa, ma tutte risolte brillantemente con il supporto di istituzioni, imprenditori ed amici. Ma un’avversità su tutte sembrava di voler ostacolare l’evento, il meteo. Due giorni di pioggia intensa nel salernitano, fino a domenica mattina hanno rallentato ma non fermato i preparativi. Quando al mattino presto sono arrivati al campo di Borgo Carillia per preparare il terreno sembrava impossibile si potesse riuscire, invece nonostante la pioggia ininterrotta sono stati montati i pali e tracciate le linee. In tanti hanno chiamato per sapere se si effettuasse il torneo, ed a tutti, nonostante un cielo scuro, è stato risposto che pioggia o non pioggia si giocava, gli unici a non chiamare erano i rugbisti, che non si sono posti il dubbio. Perché rugbisti gli organizzatori e rugbisti gli atleti, che hanno una certa similitudine con i Bufali, cioè non ci si ferma davanti a niente, determinazione, forza e coraggio sono alla base del gioco del rugby. Poi il tempo è cambiato, la pioggia è terminata ed è uscito un bel sole, fortuna ? Certo che sì, ma importante è stato non scoraggiarsi e farsi trovare pronti al via. Cosi alle 13 tutto pronto ed è stato dato il via al primo torneo di rugby ad Altavilla Silentina.


Circa 200 atleti divisi in 6 squadre, tutte partecipanti al campionato di serie C Campano: Avellino, Battipaglia, Fortore di Benevento, Nuceria, Salerno e Wasps Stabia. Il torneo si è svolto con sei partite di qualificazioni e poi le finali per la classifica finale.


Alla fine la vittoria è andata al Salerno, secondi i Wasps, terzi il Nuceria e poi Battipaglia, Avellino o Fortore.


Tante le persone intervenute, incuriosite da questo gioco di cui si sente spesso parlare, ma che non viene praticato ad Altavilla, difficile contare quante persone c’erano, anche perché il torneo si è svolto a porte aperte, il pubblico era anche a bordo campo.


Le premiazioni sono state presiedute da Donata Carrozza in rappresentanza dello sponsor Caseificio la Contadina, Guido Contini (tra gli organizzatori del torneo) del Consorzio di carni Bufaline, Al.B.A. , Gennaro De Falco, presidente del Comitato Campano di Rugby e Christian Sabia, presidente della Pro Loco di Altavilla, che ha patrocinato l’evento, e Vincenzo Mordente, noto organizzatore di eventi sportivi di successo.


Alla fine gran terzo tempo, cioè il momento di socializzazione post partita che nel rugby è un’istituzione, con prodotti tipici locali, mozzarelle di bufala e salumi bufalini. I rugbisti hanno gradito ed onorato le prelibatezze.


Alla fine è Salvatore Lucia, tra gli organizzatori del torneo a tirare le somme dell’evento: “Abbiamo centrato gli obiettivi che ci hanno spinto a creare questo evento, avvicinare il rugby ed Altavilla. I rugbisti si sono mostrati interessati al territorio ed ai prodotti locali, tutti i partecipanti ci hanno chiesto di ripetere il torneo, anche squadre che non sono intervenute ci hanno chiesto di essere invitate alle prossime edizioni, perfino squadre estere hanno fatto questa richiesta . Ci hanno chiesto anche di effettuarlo su più giorni, cosi da avere la possibilità di visitare il territorio. Allo stesso tempo abbiamo presentato il rugby agli altavillesi che ci hanno chiesto informazioni sul gioco, le regole ma anche i principi morali che lo sostengono. Che nasca un amore tra Altavilla ed il Rugby ? Chi sa, speriamo. Noi abbiamo fatto il primo passo, i principi del rugby sono Avanzare, Sostenere e Continuare, abbiamo seguito alla lettera i primi due principi del nostro gioco, ora ci tocca continuare, avanzare e sostenere".


Foto: dal torneo altavillese "Terra di Bufali"

Francesco Mottola, altavillese docente universitario, ordinato diacono dal cardinale Sepe


Domenica 26 settembre 2010 si è svolta alla Chiesa Cattedrale dell’Arcidiocesi di Napoli l’Ordinazione Diaconale di Francesco Mottola, nipote di “Don Ciccio” (più volte podestà e sindaco di Altavilla Silentina, dove era nato nel 1881 e morto nel 1958).


Il Cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, ha conferito in una coinvolgente cerimonia liturgica l’ordinazione diaconale a Federico Battaglia, Francesco Del Vecchio, Andrea Di Genua, Antonio Luiso, Francesco Mottola, Michele Pezzella. Così Francesco Mottola aveva comunicato ai cugini il suo percorso e la sua scelta: “Solo pochi anni or sono mi sono accorto di essere stato scelto dal Signore sin da giovanissimo ma senza che ciò risultasse a me chiaro. Dopo i relativi studi teologici e la necessaria preparazione sotto la guida di esperti sacerdoti e di un arcivescovo, sono oggi alla soglia dell’Ordine Sacro del Diaconato e del Presbiterato”.


Due lauree: Giurisprudenza e Lettere moderne. Ricercatore universitario di Storia Medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara dall’1988, poi di Paleografia latina. Professore a contratto di Metodologia per l’edizione delle fonti documentarie medievali (1987-88) presso la stessa Facoltà, professore affidatario di Paleografia e Diplomatica e Paleografia latina dal 1991 al 1998 e dal 2004 in poi; di Archivistica dal 1993 al 1995 e dal 2003 in poi; di Paleografia latina presso la Scuola di Specializzazione in Studi storico-religiosi della predetta Università (1998-2001); di Diplomatica dal 1999 al 2007. Professore di Paleografia e Diplomatic» presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia dell'Università della Basilicata, sede di Matera.