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sabato 18 aprile 2009

Rapinarono vedova, condannati

Rapinarono vedova, condannati
la Città di Salerno — 17 aprile 2009 pagina 26 sezione: NAZIONALE

• Altavilla Silentina. Due anni e due mesi è la condanna in primo grado inflitta ai rapinatori che, la sera del 26 marzo scorso, assaltarono la casa rurale di una donna vedova che vive da sola. La sentenza è stata emessa dai giudici della Prima sezionale penale del tribunale di Salerno con il rito del giudizio abbreviato. Chiudendo il primo round di un episodio che destò grande clamore ad Altavilla. • Marco Di Mieri, 21 anni, con obbligo di dimora a Capaccio, e Damiano Riviello, 31, di Matinella di Albanella, quella sera, intorno alle 21, fecero irruzione nella casa della donna e, dopo averla immobilizzata, rubarono denaro e monili in oro. • Gli arrestati furono identificati senza esitazione dalla vittima durante il riconoscimento all’ "americana". • Quella sera, in contrada "Scalera" di Altavilla Silentina, un’auto con due persone a bordo arrivò davanti all’abitazione di A.M., una settantenne del luogo, che in quell’occasione riportò ferite giudicate guaribili in dieci giorni dai medici dell’ospedale "Maria Santissima dell’Addolorata" di Eboli. La donna, chiusa in casa, non aprì ai due individui. La cosa non scoraggiò i malviventi. I due si fecero strada sfondando la porta a colpi di spranga. Una volta all’interno cercarono la vedova, bloccandola e immobilizzandola. Uno degli arrestati gli strappò la collanina dal collo. L’altro corse nella stanza da letto dove riuscì a rubare denaro e oggetti preziosi per un valore di cinquemila euro. Superato lo choc, la settantenne diede subito l’allarme ai carabinieri. Sul posto arrivò una pattuglia della locale stazione e il personale del nucleo operativo della compagnia dell’Arma di Eboli, diretta dal maggiore Nobile Risi. Raccolte le prime frammentarie informazioni sui rapinatori, i carabinieri avviarono le ricerche. Fondamentale per la cattura dei malviventi fu il coraggio della vedova che fornì indizi utili per restringere il cerchio sui due pregiudicati di Albanella e Capaccio. • Di Mieri e Riviello dopo il colpo si divisero. Il primo tornò a Paestum, dov’era obbligato a dimorare. • I carabinieri lo rintracciarono intorno alla mezzanotte in un luna park della cittá dei Templi. • L’altro, il complice di Albanella, venne arrestato alle prime ore dell’alba. Era tornato a Matinella presso la sua abitazione. • I due furono riconosciuti e la refurtiva restituita alla donna. In primo grado ora sono stati condannati. • Erano finito giudizio con l’accusa di rapina. (m.l.)

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