Non alza mai la voce, è sempre gentile. Predilige, direbbero gli inglesi, il low profile. Ti sorprende quando scopri che è un cultore di storia romana. E uno sportivo, si vede, gioca a tennis. Musicofilo, divora ore di rock come di musica classica. Il papà Fulvio, un geometra romano in forza al consorzio di bonifica di Paestum bevve l'acqua dei Franci (inchiodato all'amore di una donna altavillese), dipingeva dei teneri acquerelli. Germano Di Chiara, medico di professione, socialista lo è stato da sempre.
Germano Di Chiara ha già festeggiato le sue nozze d'argento con la medicina. Avere ogni giorno a che fare con la gente che soffre è una grande scuola di vita. E medico di famiglia e sportivo. Per ventanni è stato consigliere comunale e per 12 anni è stato ai vertici della Banca di Credito Cooperativo di Altavilla Silentina. E stato già candidato alle elezioni provinciali, con lo Sdi.
[...] Non è uno sconosciuto, era con Franco Cammarano, l'ultimo sindaco prima di Di Feo, dove è stato anche assessore. Difende quell'esperienza, da molti troppo frettolosamente bocciata. Abbiamo predisposto progetti e finanziamenti per tante opere pubbliche che oggi mi dicono bloccate o malamente realizzate. Oggi Di Chiara è di fronte ad un bivio: dedicarsi ancora di più ai suoi amati hobby o tornare a fare politica anche nell'agone più strettamente municipale?
Amo Altavilla. Se le condizioni lo permetteranno il mio apporto lo vorrei dare. In tutti i ruoli: sindaco, assessore o consigliere. Da che parte starò? Sono un socialista, starò col centrosinistra che spero di riunire in una squadra compatta e sicuramente vincente. Perché il barometro delle opinioni della gente vede più ombre che luci nellamministrazione Di Feo. Colpa dell'eccesso di aspettative determinato dallultimo risultato elettorale comunale
. All'epoca di Cammarano consule fu proprio Di Chiara, eravamo nel febbraio marzo 2000, uno degli oppositori più convinti della pensata di Vito Marano, già sindaco di Serre, che voleva piazzare un termodistruttore di fronte a Borgo Carillia. In molti lo ricordano come oppositore della posizione possibilista e trattativista che allora assunse Antonio Di Feo, consigliere provinciale e leader dell'lopposizione a Cammarano..
Germano Di Chiara è di Genzano, la bella pianura altavillese che confina con il fiume Cosa e poi con Albanella. Sono cresciuto ai confini ma non mai accettato il male oscuro del nostro paese.
Scusami, qual è? Il campanilismo tra contrade e paese sulla collina. Quando mi trovo a Cerrocupo o più su a Sgarroni mincanto a guardare quei paesaggi: sono davvero spettacolari. Sono le contrapposizioni, spesso create ad arte, che hanno rallentato lo sviluppo di questo paese. Ad Altavilla il turismo. Intorno a Cerrelli il commercio e la zootecnia. A Carillia, anche lindustria. E poi il nostro fiume da valorizzare. Abbiamo la mozzarella, il nostro vero grande attrattore. Ecco, la politica altro non deve fare che valorizzare ciò che la natura prima, lingegnosità e l'operosità degli altavillesi ha già creato.
Di Chiara vorrebbe occuparsi di cultura, di turismo ed attività produttive
Perché no. Mi piacerebbe raccogliere tutte le opere pittoriche, recentemente restaurate, del Settecento altavillese, oggi malamente nascoste solo ai fruitori e non ai malintenzionati, e farle esporre, ad Altavilla paese, in un edificio comunale. Così come a Cerrelli immagino, dentro allattuale casa comunale, la creazione di un antiquarium dove si possano finalmente vedere le tombe dipinte del Feo, i reperti etruschi di Scalareta e quelli bizantini di San Lorenzo. Lo sapete che sono nascosti, e non più esposti, nei magazzini dei musei di Paestum, Salerno e Napoli? Ed in più aggiungere la virtualità che possiamo vedere al Museo Narrante di Hera Argiva, a Gromola.
Oreste Mottola
oreste@unicosettimanale.it
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