Lello, come lo chiamavamo tutti noi che lo frequentavamo, ci teneva a raccontarsi da sé, ma in questa
scelta non c’è mai stato un briciolo di vanagloria ma solo l’attribuire il
giusto valore alle sue scelte, soprattutto culturali, e l’interesse a che venisse
restituita tutta intatta la sua visione dl mondo : “Raffaele Rago
[è lui che scrive] vive a Battipaglia. Critico e revisionista storico, da
sempre palese antagonista degli studiosi di regime, concentra la propria
attenzione soprattutto sulla maltrattata
storia dei Borbone, la rivoluzione napoletana del 1799, sul fenomeno del
cosiddetto “brigantaggio”,
sull’emigrazione e sulle innumerevoli “patriottiche inesattezze”
riguardanti l’unità d’Italia che ancora abbondano imperterrite nei libri di
storia… Ha pubblicato libri di poesie e di narrativa per la scuola. Collabora
con la rivista “Il Postiglione” e il periodico battipagliese di politica,
costume ed attualità “News Controcorrente”. Lello, un battipagliese a tutto
tondo, e della città nata intorno al Tusciano era lo storico e il cantore: Eccovi
un esempio: “O
Battipaglia sei una città morta anche se la gente grida e strilla, nessun
t’ascolta vivi sola ed abbandonata, come ai tempi dei Piemontesi, che
anticiparono le tue pene. Non vivi più serena, come re Ferdinando II un tempo
volle ed ottenne…”. Raffaele
Rago, “Parole in fila” – Vol. I). Degli intellettuali non aveva le
cupezze e le alterigie. Per Michele Nigro, il creatore di Nugae, giovane
intellettuale nostrano e suo amico: “Cordiale come sempre, scherzoso,
disponibile, umano e fraterno”. Sì, così lo ricorderemo, per sempre. E con quel
“’Uagliò” con cui ti apostrofava e riportava alla pari un rapporto che
prescindeva dall’età, titoli di studio altro o dalle convinzioni ideologiche.
Io ero piuttosto “tiepido” sui suoi entusiasmi per il brigantaggio o i Borboni.
Non me ne voleva. Forse perché convenivo con lui su altre cose: un esempio è il
contributo decisivo del fascismo alla bonifica della Piana del Sele (al netto
dell’ideazione di Arrigo Serpieri) o sulla necessità di conoscere i
fondamentali studi sulla nostra zona effettuati nei primi anni Cinquanta dal
lucano Rocco Scotellaro. O l’interesse per le comprese e la storia delle grandi
aziende agricole della Piana del Sele. Venne personalmente nel mio paese,
insieme con il compianto Carmine Gioia, per invitarmi a collaborare con
l’emittente televisiva Telelibera Battipaglia. Mi scelse, l’ho voluta sempre
pensare così, per la comune condivisione della necessità di impadronirci delle
nostre radici storiche. “Raffaele era generoso: tra un caffè al chiosco di
Piazza della Repubblica a Battipaglia e una passeggiata in centro, tra una
conversazione dotta e un aneddoto divertente, non dimenticava mai – scrive
Michele Nigro - di regalarmi una pubblicazione storica interessante, la copia
di qualche periodico, degli appunti preziosi riguardanti la storia di
Battipaglia o del Meridione, o semplicemente una risata allegra”. E poi il
punto fermo: la rivalutazione del periodo borbonico. Di me diceva di dovermi
tenere sotto controllo perché subivo il fascino dei giacobini della rivoluzione
partenopea del 1799, dei rivoltosi antiborbonici dell’Ottocento e fors’anche
della massoneria. Insegnava, ma non lo
faceva pesare, Lello. Un singolare agitatore politico per amore di una verità
storica. C’è poi il poeta. La poesia di Rago, fatta di piccole cose, esalta la
visione del particolare rifiutando sia le vaste e complesse architetture, la
ricerca di un tono alto e di un linguaggio indeterminato e stilizzato. Una
poesia utile, mai aulica. Diviso tra Campagna e Battipaglia per via di
vicissitudini familiari legati alla sua fanciullezza ha poi valorizzato
quest’aspetto aprendo il suo orizzonte ideale all’intero Sud. Da meridionale
Lello Rago aveva la passione, la voglia di rivalsa non per sé ma per la sua
gente, e tanta simpatia. Una persona perbene e amabile.
ORESTE MOTTOLA
Una descrizione straordinaria di un uomo straordinario che ho avuto l'onore ed il piacere di conoscere personalmente. Non aggiungo altro. Oreste ha scritto delle righe che rimarranno nella storia del territorio per onorare un figlio degno di considerazione e da citare come esempio alle nuove generazioni.
RispondiEliminaCatello Nastro
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