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giovedì 30 agosto 2012

Tenimenti, il simbolo storico del duro lavoro dei contadini altavillesi


Caro Oreste,
Ed è la rabbia che mi spinge a far sentire la mia voce, anche se dalla lontana Lombardia.
Cè ancora gente, se si può definirla così, che pensa di prendere in giro i propri simili, decidendo sulla pelle degli altri quanto debba essere grande la pagnotta di cui questi egregi signori si ingozzeranno.
Ben ricordiamo noi, Tenimentesi, e tu continui a vederlo tutti i giorni, lo scempio fatto nella nostra contrada da qualche politicante di allora quando, alcuni decenni or sono, la zona fu letteralmente depilata di una meravigliosa macchia mediterranea e di superbe ginestre, in nome dellavidità personale.
Terre che avevano succhiato il sudore dei nostri padri, manipolate per carpire contributi agricoli. E noi, impotenti, a guardare!
Ci saranno tanti posti di lavoro nel futuro così facevano credere. Invece, intascati i contributi, i politici si sono defilati e chi si è visto si è visto.
I Tenimenti sono ancora lì ad essere violentati ancora.
Che magica idea! Il compostaggio! Un mostro che nessuno vuole lo regalano agli Altavillesi, in particolare a quelli dei Tenimenti!
Come sono bravi e solerti questi bravi politicanti, supportati da faccendieri senza scrupoli, che pensano di valorizzare la nostra zona solo quando devono attripparsi bene. Tanto nessuno protesta! E questo il loro slogan.
Io, invece, non ci sto!!!! Non ci sto proprio.
E attraverso queste frettolose righe colgo loccasione per dare ai responsabili un piccolo suggerimento per salvare le loro capre e i loro cavoli.
Suggerisco, alle brillanti menti che hanno partorito questo velenoso progetto, di metterselo sotto casa loro limpianto di compostaggio. Potranno avere qualche utile in più: oltre ad intascare quanto per loro stabilito, avranno la certezza di avere un figlio poco più che ventenne spegnersi giorno dopo giorno di tumore.
E questo che vogliono dare alle generazioni future di quelle poche famiglie che hanno avuto il coraggio di restare ancora nei Tenimenti!
Altro che strattonare, negare i microfoni e spiegare alla gente argomentando come conviene.
Ringranziando il mio Buon Signore non ho bisogno di microfoni per esprimere il mio disaccordo. Ma altri strumenti sì, non possono controllare ad Hoc tutto.
Ti ringrazio per lo sfogo e, se può servire a salvare i nostri amati Tenimenti, hai tutta la mia approvazione per eventuale pubblicazione della presente, ovunque tu voglia.
La libertà di parola e di pensiero prima di tutto.
Grazie e Buon Lavoro!
Una tenimentese rimasta tale
Iolanda Brenga
brengaiolanda@yahoo.it

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