Pubblicato su carta sin dal 1993, è uno dei più longevi periodici dell'area della Piana del Sele e Cilento. La Collina degli Ulivi online vuole essere ancora di più un luogo di informazione, ascolto e diffusione di idee, anche attraverso l'interazione in tempo reale con i suoi lettori in ogni parte del mondo.

giovedì 15 aprile 2010

Olionello è anche molto altavillese – di Fabio Sacco

Dopo molta attesa siamo finalmente giunti ad un nuovo appuntamento con OLIONELLO, l'ulivo al centro dell'incrocio di Matinella. Come sempre, è stato molto disponibile, concedendoci un'intervista frizzante e divertente, che rispecchia perfettamente il suo carattere vivo e gioioso, ma anche vigile ed attento a ciò che accade intorno a lui.


 

Salve carissimo Olionello, come va?

Benone! Sono felice di rivederti dopo così tanto tempo. Avevo paura ti fossi dimenticato di me.

Non potrei mai. Anzi, spesso ti seguo via internet sul sito www.matinella.it del mio amico Gerardo Picilli. C'è una webcam puntata 24 ore al giorno su di te!

Ne ho sentito parlare. So anche che ha messo una mia bella foto sua home page, ma senza citare il mio nome. Ti confesso che questo mi ha un po' indispettito. Ma lo perdono. In fondo siamo vicini di casa.

Sei diventato una celebrità anche sul web ormai.

Vero. Ma pochi conoscono il mio nome. Vorrei tanto che fosse scritto qui, sulla lapide ai mie piedi. Ricordi? L'abbiamo richiesto insieme, ma nessuno ci ha ascoltato.

Certo che ricordo. Avevamo chiesto di scrivere "Principe Olionello". Scrivendolo di nuovo forse potrà servire.

Ti confesso che ci credo poco. Ultimamente sembra che la voce di noi piante abbia un volume talmente basso. O forse sono le orecchie a non voler sentire?

Non capisco. Ti riferisci a qualcosa in particolare?

Ebbene si. Ci sono delle mie compagne piante che stanno soffrendo inascoltate da tanti anni. Si tratta di un boschetto d'elci proprio qui vicino, ad Altavilla Silentina. Da tutti è conosciuto come "La Foresta".

Da anni ormai versa in uno stato di totale abbandono e noncuranza. Eppure solo pochi anni fa i bambini potevano andare a giocare tra i sentieri, si potevano fare dei picnic nell'area attrezzata, addirittura si tenevano degli spettacoli nell'anfiteatro naturale!

Ora è tutto dimenticato, perso nell'oblio. Troppi anni di vandalismi hanno ridotto quello che era un paradiso in un luogo inaccessibile e pericoloso.

Possibile che non sia stato fatto nulla in questi anni?

Solo pochi episodi sparuti e frutto della buona volontà di qualche cittadino volenteroso o di qualche associazione.

A novembre 2007 dalla regione Campania è stata bandita una gara per la riqualificazione della Foresta con un importo complessivo a base d'asta di 1.191.910,79 euro al netto dell'IVA. A distanza di quasi un anno, questi lavori non sono mai iniziati! Perché? Quando inizieranno i lavori? Che fine hanno fatto questi soldi?

Non disperare. Sono sicuro che i cittadini altavillesi chiederanno conto a chi di dovere.

Ne sono sicuro e spero lo facciano al più presto.

Gli altavillesi sono molto legati alla Foresta. Quel luogo è stato testimone del miracolo di Sant'Antonio! È dal 1799 che gli altavillesi celebrano e tramandano quest'episodio, avvenuto proprio tra quelle piante oggi lasciate all'incuria ed alla ferocia del tempo.

la Foresta ispirò a Padre Guglielmo di Agresti una delle sue tante bellissime poesie: "O mia amata, mia modesta "Foresta"". Ora modesta lo è davvero, fin troppo.

Qualcuno aveva chiesto di intitolare il teatro proprio a Di Agresti. Per quanto ne so, non è giunta nessuna risposta in merito, quindi mi unisco all'appello e vorrei sostenere l'iniziativa, sempre che il giudizio di un ulivo conti qualcosa…


 

L'intervista fantastica che avete appena letto compare per la prima volta sulle pagine di questo giornale. L'idea originale è nata nel novembre 2006 sulle pagine del giornale "I Quattro Venti". Per chiunque fosse interessato a saperne di più ed a leggere le precedenti 3 interviste, segnaliamo il sito: http://jabmc.spaces.msn.com.

Nessun commento:

Posta un commento