di Maria Laura Pirone, Il Salernitano
Passione, attenta analisi dei fatti, mistero, suspense, emozione. Questi gli ingredienti vincenti dell’ultimo libro del giornalista altavillese Oreste Mottola.
“I paesi delle ombre” è la risposta al come scrivere un libro di successo, la cui riuscita dipende dal modus narrandi che qui è davvero coinvolgente. Il libro presenta episodi storici con semplicità e chiarezza attraverso la quotidianità degli avvenimenti e dei loro risvolti.
Insieme agli accadimenti e alle storie di vita irrisolte di cui si racconta, emozioni, curiosità, credenze popolari, fatti miracolosi, miserie umane e grandi personaggi si alternano e intrecciano destando rinnovato interesse nel lettore.
La scomparsa di Ettore Majorana e di Lorenzo Rago sono i casi che più impegnano autore e lettore, ma non i soli a catturare l’attenzione. Il libro, infatti, è un susseguirsi di storie particolari attraverso cui Mottola presenta i diversi paesi del sud di Salerno, utilizzando documenti giornalistici, mettendo a fuoco i contesti e le problematiche sociali, ricordando usi e tradizioni locali, che trapelano anche dal modo di parlare e di agire dei soggetti presentati. Infatti, il lettore che non conosce i vari siti che l’autore propone, riesce ugualmente ad entrare nel cuore di essi. E così, il Cilento con Perdifumo, Agropoli, Acciaroli e poi ancora Battipaglia, Paestum, gli Alburni, l’Alto Sele, Albanella, Altavilla Silentina diventano anche i paesi del lettore conquistato dal modus narrandi che eleva a sentimento universale storie molto diverse tra loro.
Un libro che si fa leggere d’un fiato e al contempo ha la capacità di far riflettere sulla forza della vita, sul bizzarro ruolo del destino, sull’impotenza di quanti cercano di governarlo, riscoprendosi continuamente vinti e sulla volontà di ricominciare a vivere, nonostante tutto.
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