Ciao Olionello. Buon 2009!
Buon anno anche a te ed a tutti i nostri coraggiosi lettori.
Com’è iniziato il nuovo anno?
Decisamente bene. A parte la troppa pioggia degli ultimi mesi, per il resto ho sentito ottime notizie.
A quali notizie ti riferisci?
Nei primi giorni dell’anno è stata scoperta una discarica di rifiuti speciali in un’area, sottoposta al vincolo paesaggistico, a pochissima distanza dal torrente “La Cosa”, affluente del Calore e del Sele. Questa è un’ottima notizia che mi riempie di gioia. Di contro è anche una pessima notizia.
Perché? Hai appena detto che ti fa piacere…
Certo! Ma ciò che mi scoraggia è il fatto che non si tratta della prima volta che viene fatta una simile scoperta. Già in passato, nelle stesse zone, sono state scoperte delle grosse buche con rifiuti tossici di ogni genere, sotterrati e nascosti. Chissà di quanti siti simili ancora ignoriamo l’esistenza e non sono ancora stati scoperti.
I responsabili di questo crimine sono stati denunciati?
Il proprietario del terreno è stato denunciato a piede libero per inquinamento e per aver realizzato una discarica di rifiuti speciali, a cielo aperto e non autorizzata. Io l’avrei accusato di tentata strage! Ho la netta impressione che la popolazione sia colpevolmente indifferente nei confronti di tali problematiche. Eppure azioni del genere possono provocare danni irreparabili alla salute dei nostri terreni, le nostre piantagioni, i nostri animali, i nostri prodotti tipici (tanto decantati come genuini, protetti e controllati). Inutile aggiungere gli effetti sulla salute degli uomini, ma preferisco fermarmi qui per non spaventarti.
In ogni caso questa persona non potrà più far danni.
Lo spero proprio. Purtroppo l’esperienza mi porta a non essere per nulla ottimista. Questo stesso individuo è stato già protagonista di simili azioni criminali e, nonostante ciò, è ancora libero di far danni.
Scandaloso. Sei sicuro?
Purtroppo è così. Circa 18 mesi fa ci fu un’altra operazione simile, che portò all’arresto di circa 40 persone in tutta la Campania. Ma dopo 3 giorni esatti erano già tutti liberi, perché il loro fermo non fu convalidato. Il nostro protagonista, invece, ottenne gli arresti domiciliari.
Nel 2003 venne scoperta una truffa ai danni dell’Inps: attraverso il sistema dei falsi libretti si assumevano, in maniera fittizia, migliaia di braccianti agricoli, per poi spuntare le indennità concesse dagli istituti previdenziali. E chi c’era tra gli indagati? Sempre lui, l’uomo nero di Matinella!
Cos’altro bisogna scoprire prima di ottenere finalmente giustizia?
Quanta diossina deve ancora essere ingerita?
Quanti veleni devono ancora essere respirati?
Quante malattie devono ancora colpire le nostre famiglie?
È ora di porre rimedio.
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