"...Sulla scia di una stella chiamata emozione"
di Antonietta Broccoli
Nelle notti d’inverno, quando la luna abbandona il capo candido sulla chioma soffice della volta celeste e congiunge il perfetto con l’imperfetto sollevando nell’infinito, con il vento pungente, i sogni degli uomini, capita di restare incantati, ore ed ore, a scrutare il cielo e di scoprirsi più poveri e, al contempo, più ricchi nel cuore e nella mente.
Più poveri perché la perdita della nostra purezza, commisurata al trascorrere degli anni, ci rende insensibili al mistero, ma anche più ricchi perché la meraviglia ci fa credere nella possibilità di un riscatto che non tarderà a venire.
Di una stella che, presto, illuminerà il nostro cammino e, questa volta, sarà per sempre. Già le stelle, quante speranze danno luce e incitano a risalire la vetta del destino che è diverso per ciascuno di noi. Quante emozioni brillano nella nostra anima, se solo siamo disposti ad ascoltarle, fermandoci un attimo e aprendoci all’infinito.
A ben guardare, sono tante le occasioni che sprigionano un’emozione: il sorriso di un bambino, il cielo terso di una primavera fiorita, il dolore dell’addio, la magia della musica. La musica che ha il potere di trasformare un misero in un re, un irriducibile miscredente in un angelo del paradiso, un’impetuosa tempesta dello spirito in una tranquilla bonaccia.
Compito pregevole e nobile è quello di promuoverla e farla giungere a un pubblico sempre più vasto che abbia accolto benevolmente il suo invito.
È proprio questo lo scopo dell’associazione culturale e coro polifonico “Musica nova” di Altavilla Silentina che, da circa otto anni, propone, sul territorio nazionale e internazionale, un repertorio universale, fiorito nel corso dei secoli grazie all’opera di compositori immortali, che suscita in tutti una profonda catarsi e una viva gioia.
L’associazione ha sempre promosso la valorizzazione della cultura regionale ricercando momenti d’incontro con altre realtà: ne sono brillanti esempi i tour in Ungheria (agosto 2004), in Calabria (dicembre 2005), in Valtellina (giugno 2008) e lo splendido concerto corale-strumentale che il coro “Musica nova” ha realizzato il 7 giugno 2008 nella chiesa di Maria SS. del Carmine di Altavilla Silentina, avvalendosi del prezioso ausilio dell’Orchestra a plettro “Ottocento Toscano” di Firenze nota per la sua bravura e, soprattutto, per aver rappresentato l’Italia nell’agosto del 2005, alla XXXIX Edizione del "Festival Internazionale delle Orchestre a Plettro" svoltosi a Logroño (Spagna).
Nel periodo natalizio, è stata protagonista, come ogni anno, di un proficuo viaggio tra le melodie della festa che è approdato a Pontecagnano Faiano (Chiesa di S. Benedetto, 13-12-2008), a Eboli (Santuario dei SS. Cosma e Damiano, 20-12-2008), ad Altavilla (Chiesa di Maria SS. del Carmine, 26-12-2008) e a Trentinara (Chiesa dell’Assunta, 29-12-2008), irradiando sprazzi di genio musicale dell’importanza di Haendel, Verdi, Bach, Vivaldi, sommi rappresentanti della musica classica e poi ancora, Orff, Burleigh e Piovani, moderni e contemporanei alchimisti dell’armonia. Ma c’è di più.
Il 3 gennaio 2009, in collaborazione con Bruno Di Venuta, autore dell’interessante libro “La Merica altavillese” di cui è stata eseguita una ristampa voluta fortemente dalla Regione Campania, “Musica nova” ha organizzato una manifestazione originale che aveva come argomento principe il tema del libro, l’emigrazione, raccontato, ragionato, ma anche cantato. L’emigrazione non è più un fenomeno che appartiene esclusivamente al passato e a determinate categorie sociali, ma accomuna episodi attuali di giovani diplomati o laureati che, in cerca di un lavoro e di migliori prospettive di vita, decidono di lasciare il paese d’origine e raggiungere le metropoli della realizzazione personale. Sono lontani i tempi della valigia di cartone e di “Partono i bastimenti…”, eppure tanto di quella “Terra mia” e del “Paese mio che stai sulla collina…” sopravvive ancora in noi e ci rimanda alla storia di tutte le nostre famiglie che, in modo diverso, hanno vissuto il distacco. La manifestazione, sapientemente guidata da Bruno Di Venuta ed intervallata da piacevoli e pertinenti momenti musicali, a cura del coro diretto dal Maestro Roberto Serratore, è stata arricchita dagli interventi finali del dott. Antonio Bassi, Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Altavilla Silentina, del Prof. Pinto, docente di storia presso l’Università degli studi di Salerno e dell’Assessore alle politiche sociali del Comune di Eboli, dott. Sgroia che hanno evidenziato la valenza altamente culturale del libro, della serata e discusso delle loro esperienze di “emigrati di successo”.
Che altro dire? “Musica nova” non può che far proprio l’augurio dei latini che, si sa, erano un popolo belligerante, ma soprattutto dei grandi intellettuali che hanno conquistato il mondo più con la cultura che con la spada.
Dunque, ad Maiora!
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