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lunedì 15 marzo 2010

Capaccio, intervista all'assessore - architetto Eugenio Guglielmotti

Il nostro paese ha bisogno d’aiuto disinteressato
Eugenio Guglielmotti fa il punto sulla situazione delle strutture per la cultura e l’istruzione pubblica


“Sto con quelli che vogliono bene a Capaccio e che quando il paese reclama il loro contributo si danno da fare perché lo sentono e non perché già pensano a come ascriversi il merito magari con un manifesto affisso sui muri, e con dichiarazioni roboanti sui giornali”. Eugenio Guglielmotti, assessore alla pubblica istruzione, è fatto così e vorrebbe che anche gli altri lo seguissero su questa strada. “Mi ha fatto molto male vedere – continua – com’è stato trattato il preside Angelo Capo nell’ultimo anno. Il liceo scientifico Piranesi è più di un suo figlio. Capo ha prima voluto a Capaccio una sezione staccata di quello di Agropoli, poi lo ha reso autonomo ed infine ne ha fortissimamente voluto una nuova e finalmente funzionale sede. Si è preoccupato di far terminare i lavori e, trasferendovi i ragazzi, ha “costretto” chi di dovere a fare ciò che doveva. Tutto l’iter per arrivare alla nuova scuola l’ha seguito passo dopo passo. Ha salvato e rilanciato l’istruzione superiore. Contro di lui si è sollevato il centrodestra locale che alla fine ha perfino voluto dare all’amministrazione Cirielli… “il merito” di aver ultimato la struttura in nove mesi Pur non essendo la problematica di competenza del Comune di Capaccio, mi corre l’obbligo di precisare che l’ultimazione del Liceo era stata già deliberata dalla precedente Amministrazione Provinciale. I lavori furono sospesi dall’Amministrazione Cirielli in attesa di verificare (forse anche giustamente) i conti dell’Ente. Ecco cosa è stato in realtà “FATTO”: hanno sprecato nove mesi (un intero anno scolastico), dimenticandosi perfino di provvedere all’autonomo allaccio della corrente elettrica. Il solitamente compassato Guglielmotti s’infervora ed affronta anche il capitolo della scuola Alberghiera, e sottolinea che la raggiunta autonomia dell’Istituto ha origine da un’intuizione del preside Di Matteo e da una sua proposta risalente al 2007. Non c’è dubbio, però, che tutto l’iter abbia avuto inizio con la richiesta dell’attuale Giunta Comunale (non risulta agli attiinfatti l’impegno di nessuna precedente amministrazione). La richiesta è stata accolta dalla Giunta Provinciale, grazie al ruolo che il Preside Di Matteo ricopre nell’apposita commissione provinciale, e grazie all’interessamento dell’assessore Miano. La successiva delibera della Giunta Regionale ha concluso favorevolmente l’iter. La Regione poteva,bocciare il Piano del Dimensionamento Scolastico approvato in Provincia, ma ciò è stato evitato grazie al mio personale interessamento. Per tutto ciò, egr. prof. Di Matteo, il sindaco di Capaccio, che è persona leale ed intelligente, ha apprezzato riconoscendo pubblicamente il lavoro svolto. Nessun ridimensionamento del mio assessorato è intervenuti con la Istituzione “Poseidonia” e con la nomina a Presidente di Corrado Martinangelo. Poseidonia è stata istituita con delibera di C.C. già nel 2008, ed è una struttura funzionale del Comune, soggetta alle direttive del sindaco, dell’assessorato alla cultura, e di quello al turismo, sport e spettacolo. Preside, per cortesia, non si lasci coinvolgere in una battaglia politica locale che va lasciata ai capaccesi. Lei ha fatto tanto, glie ne diamo atto e la invitiamo a collaborare con le istituzioni locali per conseguire il bene collettivo”.
Il resto del “rapporto alla città” di Guglielmotti è fatto di realizzazioni e di “un’invisibile azione”, come la chiama lui, per dare sicurezza a chi frequenta le 26 scuole capaccesi. “Sono più che a Salerno”, annota. Si parte da un check up completo “costato 37 mila euro” solo per effettuare le indagini geofisiche sulle strutture. Ogni edificio è stato analizzato nella sua “storia” costruttiva. “Siamo stati severissimi, ma i dati, seppure ancora ufficiosi, ci fanno stare tranquilli”, annuncia. Certo, ci sono degli interventi da fare, ma adesso abbiamo gli strumenti per programmarli secondo le priorità. “La regione Campania per questo ci ha elogiati e ci ha indicati tra i Comuni da adottare come modello, racconta.
Un altro importante passo Guglielmotti lo “prospetta” per Capaccio Scalo. “Passeremo da borgata sorta intorno ad un quadrivio a città quando grazie ad un progetto di finanza avremo un Polo Culturale che comprende una sala convegni da 350 posti, una vera biblioteca e diverse sale espositive, oltre a 2000 mq di spazi pubblici, verde attrezzato e parcheggi. L’investitore in cambio otterrà la copertura in pannelli fotovoltaici, un irrisorio canone annuo e il diritto edificatorio di alcune palazzine per civili abitazioni”, il tutto nel rispetto del vigente PRG. Il progetto è stato già approvato dalla apposita commissione, e sarà oggetto di uno dei prossimi Consigli Comunali, ad inizio marzo. Un altro tassello, nella stessa direzione, sarà dato dalla riqualificazione delle scuole elementari e medie, grazie ad un progetto presentato alla Regione Campania lo scorso gennaio. “Le recinteremo e le uniremo tra di loro attraverso un ponte. Avranno una nuova palestra omologabile e refettori così da rendere possibile anche l’apertura pomeridiana”. Un’edificio scolastico da 700 mila euro entro il prossimo anno scolastico sarà a disposizione della comunità di Borgonuovo. Alla Licinella c’è la disponibilità dell’ingegnere Lupò a cedere un’area a servizio della scuola, mentre in altre realtà con il Puc da approvare arriveranno anche le soluzioni a tanti piccoli e grandi inconvenienti. Ultima “chicca” sono le centrali termiche rinnovate che ogni scuola ha avuto. “Ringrazio chi, in un silenzio operoso, mi ha aiutato finora e continuerà a farlo, per rendere Capaccio sempre moderna e civile ed al passo con i tempi”, è la conclusione dell’assessore Eugenio Guglielmotti.

Oreste Mottola

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