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lunedì 18 maggio 2009

Il primo (e unico) festival della canzone altavillese

Il primo (e unico) festival della canzone altavillese

di Carmine Senatore

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“Altavilla, Altavilla

Paese di canti e musica

Ti vede illuminata il marinaio

Ti ammira verso il cielo la pianura

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Chi ha incontrato in te

Un grande amore

Non lo può scordare

E star lontano” Cosi recitava la canzone prima classificata al I festival della canzone altavillese. Scritta dal veterinario Sacco e musicata dal maestro Alessandro Di Verniere, la canzone ebbe subita un gran successo e fu cantata da tutti gli altavillesi e divenne il simbolo della piccola cittadina. Recentemente dal gruppo”Altavilla viva” sotto la presidenza del nostro concittadino Ezio Marra,la canzone è stata registrata da una cantante professionista ed diventato l’inno ufficiale dell’Associazione. E’ l’inverno del 1957. Da qualche mese è terminato il festival della canzone di Sanremo. Per la prima volta gli organizzatori avevano deciso di far cantare i brani a cantanti debuttanti, per fare in modo che il festival tornasse ad essere un "concorso di canzoni" e non una gara fra interpreti . Vince Aprite le finestre cantata da Franca Raimondi (Chi la ricorda più?.). La febbre contagia tutti gli italiani. Sotto l’egida dell’azione cattolica, viene organizzata anche nel nostro paese il I° festival della canzone altavillese. Professionisti e cittadini comuni, poeti in erba, e maestri e intenditori di musica, vengono messi a dura prova nella composizione. Attilio Senatore, Giuliano De Rosa,il veterinario Sacco, Alessandro Di Verniere, il maestro Suozzo sono gli artefici del festival. Il tifo della cittadinanza , per l’una o l’altra canzone assume “una febbre “ che poco a poco coinvolge tutta la comunità cittadina. Organizzatore e presentatore della manifestazione è Manuccio Di Lucia, giovane studente universitario in giurisprudenza, abile nell’eloquio e padrone dei mezzi espressivi. Le voci di Emilio Giannella ,quella di Attilio Senatore , di Bruno Mazzeo e Giuliano de Rosa danno al festival un’eco che rimarrà nel tempo. Tutte le canzoni del festival vennero registrate su un registratore “Geloso” a nastro,uno dei primi prototipi del tempo. Due giovani,parenti di Duccio Baione, provenienti da Roma,sono i tecnici del suono. Per molti settimane le canzoni vengono cantate e i motivi,anche se accennati, diventano patrimonio di tutta la comunità cittadina.

2 commenti:

  1. una piccola imprecisione...negli anni 70 fu fatto il secondo festival della canzone altavillese...

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