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martedì 28 luglio 2009

Musica del Cinquecento ed una discussione nel centro storico altavillese. Protagonista Gerardo Di Verniere

Il suggestivo Centro Storico è tornato ad essere protagonista dell’estate altavillese avendo ospitato, sabato 25 luglio, una serata di musica per palati raffinati.
“Ghirlande Rinascimentali”, ha riproposto suoni, canti e danze del 1500, eseguiti dal complesso vocale “Dimensione Polifonica”, di Napoli , diretto dal M° Biagio Terracciano. Il posto (piazza Antico Sedile), gli strumenti( flauto dolce e spinetta), la bravura degli interpreti ed i curatissimi vestiti d’epoca indossati dai protagonisti, hanno calato i presenti in una realtà di altri tempi che ha reso la serata piacevole e rilassante. Particolarmente gradito dal pubblico il confronto tra “canti del Massaro” e villanelle napoletane.
Contentissimi per la riuscita della manifestazione gli organizzatori Ortensio Acito, Germano Di Mari, Romualdo Cafaro e Gerardo Di Verniere. “Il riferimento ad un particolare periodo storico, il Rinascimento, è stato quanto mai attuale; Altavilla Silentina, in questo momento, necessita di un vero e proprio “rinascimento” che la riporti fuori dallo scadimento nel quale è sprofondata ultimamente. Le colpe sono da attribuire a tutte le componenti sociali (istituzioni, clero, associazioni e cittadini) che hanno scarsa volitività e non riescono più a dialogare ed a collaborare tra loro in maniera costruttiva. Ognuno di noi deve sentire la necessità di contribuire alla ricostruzione di quell’Altavilla che per anni è stata punto di riferimento dell’area Sele-Calore.” Con queste parole Gerardo Di Verniere ha spiegato, ad inizio serata, il motivo che ha spinto alla ideazione di questa manifestazione. In momento successivo ha fornito poi importanti comunicazioni ai presenti. La prima ha riguardato la situazione delle Chiese del Centro storico : S.Egidio e S.Biagio. Relativamente alla prima ha tenuto a ricordare che l’intervento più importante, il consolidamento strutturale della volta con il rifacimento del tetto, è stato realizzato già da tempo con un intervento della Soprintendenza ottenuto, grazie a personale interessamento. Si è detto poi rammaricato di non aver visto, ad oggi, risultati da parte dei sedicenti interessati alla riapertura della chiesa ai quali è stata lasciato,come chiedevano, ampio ed esclusivo spazio. Dove sono finite le millantate amicizie importanti ed i grandi coinvolgimenti popolari?
Per quanto riguarda S.Biagio ha precisato che la chiesa, così come si presenta, potrebbe essere già riaperta al pubblico in quanto carente del solo restauro di cinque dei sei altari di stucco. Ha poi ricordato, in risposta a quanti si sono posti il problema, che le chiavi della chiesa, ovvero il conferimento dell’incarico di preoccuparsi del suo recupero, gli sono state consegnate dal vescovo Casale, predecessore di Favale e che, successivamente, ha sempre continuato con i vari parroci ed il nuovo vescovo in un rapporto di reciproca collaborazione. Ha precisato che negli anni sono stati fatti interventi superiori ad un miliardo delle vecchie lire e che, al momento, è in attesa del completamento di un iter di finanziamento attivato grazie ad una richiesta inviata direttamente al ministro Bondi e da questi positivamente recepita. In ogni caso ha promesso la riapertura entro la fine dell’anno. Relativamente alle “leggende maliziose” sorte intorno al settecentesco organo ha chiarito che la parte musicale è stata già restaurata in Monselice(PD) e che del suo trasporto ad Altavilla si è fatto carico un autotrasportatore amico che lo farà non appena si troverà in zona per scarico di merci.
L’altra importante comunicazione ha contemplato la raccomandazione, ai concittadini proprietari di immobili all’interno del centro storico, di non svendere e neanche vendere detti stabili in quanto è imminente il passaggio alla fase attuativa della L.R.26 /2002. Detta legge darà l’opportunità, ai cittadini dei comuni che si saranno dotati di Piano Colore e Programma di valorizzazione (Altavilla Silentina è stato tra i primi ad attivarsi nel 2003 ed ha quasi completato l’iter richiesto), di accedere a contributi a fondo perduto per il ripristino e la sistemazione di dette strutture.
Agli amici in privato, relativamente a quest’ultimo argomento, ha tenuto a precisare che lo ha fatto in quanto la cosa, da lui fortemente voluta e seguita, nella scorsa consigliatura, perché di vitale importanza per il definitivo e produttivo recupero del centro storico, difficilmente sarebbe stata divulgata dall’assessore preposto ben conoscendone la limitata sfera di interessi e la cura che ha di quel luogo evidenziata dalla carente manutenzione della pavimentazione stradale e dal posizionamento di fontane di dubbio gusto e“cancellate anti fiere”(bastavano delle semplici ringhiere) che hanno contribuito a degradarlo piuttosto che a migliorarlo. Piazza Arduino Iorio è rimasta un’incompiuta eppure i soldi, per opinabilissimi interventi in altri posti del territorio, sono stati puntualmente trovati!

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