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martedì 26 agosto 2008

Borgo Carilla rinasce?


di Rino Cappetta

Chi in questi giorni si reca o si trova a passare per Borgo Carillia nota un fermento particolare, che purtroppo da anni non si avvertiva più, denso di stimoli e di aspettative, che sicuramente fa ben sperare per il futuro. Attraverso una serie di iniziative messe in atto per il 50° della sua fondazione, si nota, infatti, un risveglio sociale e culturale che mira a coinvolgere tante persone e in modo particolare i giovani. A loro ci si affida perché la storia di questo borgo, affascinante e significativa per tanti aspetti, continui a scrivere pagine importanti di civiltà per l’intero comune altavillese e per il territorio circostante.Questo movimento di idee e di attività mi rende particolarmente felice, fiero come sono sempre stato, di essere nato e cresciuto in questa terra di origini contadine, di gente onesta e seria, orgogliosa, che ha saputo migliorare la propria condizione sociale con sacrificio e responsabilità, e mi riporta agli anni dell’adolescenza e della giovinezza, quando tra Circoli culturali, Pro loco, sport e Azione Cattolica si svolgevano tante manifestazioni di vario genere e per ogni età. Si discuteva di problemi sociali e politici, di ambiente (era diventata una tradizione la “giornata ecologica” in prossimità della festa della Madonna della neve); si effettuavano gite, si animavano le feste religiose e civili, si giocava a scacchi, si aiutavano i genitori a far crescere i loro figli, ci si confrontava su questioni importanti come la fede, l’amicizia, la pace…si stava, semplicemente insieme, cercando di dare un significato alla propria esistenza e di viverla da protagonisti, con il coraggio e la libertà dell’età giovanile. Come ad esempio quando ci prendemmo una denuncia per aver forzato le porte perennemente e scandalosamente chiuse dei locali dell’ERSAC…Quanta paura, quando fummo chiamati in caserma, quanta soddisfazione quando dopo poco tempo riuscimmo a fondare, in quel luogo, un circolo culturale! O come quando il gruppo giovani di AC riuscì ad ottenere, dal Vescovo Casale, due stanze di una casa canonica anch’essa misteriosamente “inaccessibile”…Solo due esempi, tra tanti, di una generazione che non ha voluto rassegnarsi ad una mentalità di sudditanza, che ha voluto altro, che ha respirato libertà, che non ha accettato di essere “confinata” nei bar. Tra quei giovani, anche due grandi amici che non sono più tra noi, Giovanni e Giacinto, a cui, mi hanno detto, saranno intitolati il campo sportivo e una piazzetta. Giustissimo! Due figure di questo borgo che vanno additate come esempio di forza d’animo, di lealtà e di capacità, soprattutto se lo scopo è davvero un rinnovamento culturale e non semplicemente una commemorazione a fini propagandistici. Se così fosse, infatti, sarebbe un’offesa a loro e a quanti, in questi 50 anni hanno speso energie, tempo, idee, la propria vita, per rendere più bella Borgo Carillia, per farla diventare più vivibile e più accogliente, con generosità e disinteresse, orgogliosi di appartenere a questa frazione del Comune di Altavilla Silentina. Se così fosse, lo dico alle istituzioni e agli organizzatori, meglio sarebbe un dignitoso silenzio…Mi auguro che, invece, le motivazioni di questi festeggiamenti siano autentiche. Mi auguro che da esse cominci un nuovo cammino, imperniato sulla partecipazione, sull’operosità e sul senso dell’amicizia civica. Mi auguro che attraverso la riscoperta della nostra storia, giunga alle nuove generazioni un messaggio di ottimismo e di fiducia, che ridia slancio e vigore alla borgata, voglia di viverci e non di lasciarla, di credere in un futuro migliore. C’è un patrimonio da custodire e tramandare. E’ una grande responsabilità per gli amministratori. E’ una grande responsabilità per tutti. Che ognuno faccia la sua parte con serietà. Auguri di cuore, Borgo Carillia, paese mio.
Agropoli, agosto 2008

5 commenti:

  1. Le tue parole, colme di malinconica speranza, destano scalpore e squarciano il panorama plumbeo del borgo che citi.
    In fondo se sono qui a scrivere è perchè nutro la stessa malinconia per un luogo dove ho vissuto fino ai 14 anni d'età. Un luogo a cui ho dato tanto, per cui ho sperato e che in diverse circostanze ho difeso a spada tratta.
    Credo che l'attuale situazione di Borgo Carillia non sia cambiata molto dagli anni 80 ai giorni nostri....un luogo sereno e per certi versi incontaminato anche se minato nella sua purezza dalle vicissitudini del benessere moderno.
    Vivere in questo luogo comporta notevoli sacrifici: proseguire gli studi o semplicemente acquistare degli oggetti di largo consumo, come ad esempio capi d'abbigliamento o elettronica, resta ancora un limite che comporta lo spostarsi per diversi chilometri. La stessa connessione a banda larga (internet adsl) non è presente, con i conseguenti disagi che comporta.
    Di recente ho notato la costruzione di diversi nuovi palazzi, spero che quest'ultimi possano essere un trampolino di lancio per l'economia del luogo.
    Le mie parole non destino risentimento, il mio pensiero è positivo ma al contempo consapevole che la strada da percorrere è ancora lunga.

    A.N.

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  2. Caro A.N., vogliamo che questo blog sia un luogo per confrontarci su come poter portare sviluppo a questo nostro paese. L'alternativa è lo spolpamento e il successivo spopolamento.
    Occorre che le persone si sveglino, che siano più consapevoli e meno passive, più arrabbiate, se occorre, ma sempre meno convinte che l'abbandono sia la strada naturale. Non è vero, non è così: anche se scrivo queste parole da Milano, sono fermamente convinta che si possa apprendere fuori lo sviluppo ed importarlo. Quest'epoca lo consente, perché finalmente riconosce valori come la "qualità della vita" che posti come Altavilla con le sue caratteristiche contrade possiede eccome.
    Ovviamente è prima di tutto una questione mentale e poi economica. Noi ci crediamo e chi crede la stessa cosa è davvero benvenuto. Se volessi unirti alla squadra con tue proposte puoi scriverci (collina.ulivi@gmail.com). Saremo lieti di conoscerti e collaborare insieme per iniziare almeno a percorrere quella "lunga strada" di cui più che giustamente parli tu.

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  3. A.N. sta per Almerindo Nigro, piacere di conoscerti cara Diomira.

    Non mi piace spettegolare ed evidenziare le solite carenze che caratterizzano il circondario altavillese, luogo, a mio parere, ricco di fascino e tradizione.
    Ad esempio: perchè non fare una petizione e spedirla alla Telecom con allegata richiesta di fornitura/copertura ADSL per la zona?

    Io, assieme a diversi amici e mezzo petizione, ho fatto la stessa cosa ad Udine, città dove risiedo da 2 anni, con Fastweb per richiedere la copertura in fibra ottica per il mio quartiere.

    Sarebbe un passo importante non credi? Se oggi siamo qui a scriverci sul tuo ricco blog è grazie ad internet...diversamente la nostra discussione non sarebbe mai esistita. Trovo "la rete" un efficace mezzo di comunicazione. Il navigare, sbirciare, visitare è cultura.

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  4. Assolutamente sì, caro Almerindo, navigare è cultura. Fare cultura locale sulla rete in questo momento è un'occasione imperdibile di apertura e di sviluppo per le piccole comunità locali.
    In queste festività, tornando a casa da Milano, dove attualmente vivo, ho trovato l'asfalto delle strade cittadine rattoppate e mi hanno spiegato che ciò è dovuto all'installazione dei cavi della linea ADSL. In più mi hanno raccontato che ci sono delle divergenze sulla gestione di questa infrastruttura, per cui non è ancora al momento utilizzabile dagli utenti finali. Non so quanto ci sia di vero. Se qualcun altro dovesse essere a conoscenza dello stato attuale delle cose e volesse informarcene qui gliene saremmo grati.
    "Spettegolare" non è il termine adatto. Io preferirei dire critica intellettuale, sociale. Insomma, anche questa è cultura. E solo così la si può mantenere viva.
    Aspettiamo i tuoi commenti e se non l'hai ancora fatto iscriviti al nostro gruppo su Facebook: sulla sinistra di questa pagina trovi il link per arrivarci direttamente. Se vuoi puoi anche inviare alla mail collina.ulivi@gmail.com il tuo indirizzo email per ricevere la newsletter di aggiornamento di questo blog.
    In ogni caso, aspettiamo il tuo contributo!

    Un saluto cordiale
    DC

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  5. P.S. Al momento la linea ADSL ad Altavilla è fruibile attraverso compagnie locali che, molto intelligentemente, hanno predisposto sistemi di connessione web satellitare. E' quello che, ad esempio, utilizzano i miei.

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