Il Ministero chiarisce sul ristorante a Paestum: Rinnovo locazione alla moglie del sindaco
PAESTUM. In merito all’interrogazione parlamentare presentata dal deputato Franco Barbato (IDV), il quale aveva chiesto di verificare la regolarità delle proprietà del sindaco di Capaccio, Italo Voza, all’interno dell’area archeologica vincolata di Paestum, è giunta la risposta da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Relativamente alla Question Time n. 5-07768 della VI Commissione Finanze a firma dell’on. Barbato, il competente Ufficio del Coordinamento Legislativo-Finanze ha comunicato quanto segue:“Con il documento in esame, l’Onorevole interrogante chiede informazioni circa la natura giuridica e le procedure di concessione dell’immobile in cui è situato il ristorante Nettuno (nella foto), ubicato nei pressi dell’area archeologica di Paestum. Al riguardo, si fa presente che la Filiale Campania dell’Agenzia del Demanio ha comunicato che, a seguito degli accertamenti presso gli atti d’ufficio, è stato verificato che l’immobile in questione non rientra tra i beni di proprietà dello Stato, sebbene il medesimo risulti interno alla cinta muraria del sito archeologico e confinante con i beni appartenenti al demanio pubblico dello Stato – ramo artistico storico archeologico in consegna al Ministero peri i Beni e le Attività Culturali. Dalle visure catastali esaminate, l’immobile in argomento risulta intestato all’Ente per le Antichità e i Monumenti della Provincia di Salerno, in virtù di una delibera del Podestà del 14.10.1932. Inoltre, il competente Reparto territoriale del Corpo della Guardia di Finanza ha riferito quanto segue: il terreno su cui insiste il citato esercizio commerciale risulta di proprietà dell’Ente per le Antichità e i Monumenti della Provincia di Salerno e che, tra le parti, in data 20 aprile 2006, è stato stipulato un contratto di locazione di durata ventennale, al canone di Euro (omissis) complessivi. Nell’accordo redatto in forma di scrittura privata non si fa menzione di procedure di aggiudicazione pubblica, essendo stata rinnovata la locazione già precedentemente concessa a Pisani Maria Giuseppa (la moglie del sindaco Voza, ndr) a far data dal 5 maggio 1999”.
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