Pubblicato su carta sin dal 1993, è uno dei più longevi periodici dell'area della Piana del Sele e Cilento. La Collina degli Ulivi online vuole essere ancora di più un luogo di informazione, ascolto e diffusione di idee, anche attraverso l'interazione in tempo reale con i suoi lettori in ogni parte del mondo.

mercoledì 25 febbraio 2009

Storie della banda musicale. Ninuccio Di Matteo e gli altri

di CARMINE SENATORE

La prima esperienza musicale di Luigi nacque sollecitata dalla competizione di due bande musicali.

Ninuccio Di Matteo era riuscito a diplomarsi al conservatorio, grazie alla sua ferma e  ferrea volontà.Una volta diplomato, volle realizzare quello che era stato sempre il  suo sogno :  formare una banda comunale.

Il paese era diviso in due fazioni, facenti capo a due quartieri. Era ovvio che una volta formata una banda ne nascesse un’altra nell’altro quartiere. Ovviamente gli abitanti delle rispettive fazioni parteggiavano per l’una o l’altra parte.

Ogni abitante si sentiva in diritto di partecipare: fu costruita per i più promettenti una scuola di musica, la partecipazione alle prove dei concerti era un obbligo.Io,che facevo parte del quartiere di Ninuccio , partecipavo ai concerti della banda “Rossini” ( così venne denominata) quasi ogni sera.

Dall’altra parte si rispondeva con le stesse armi. La banda “Verdi”  era diretta da Don Raffaele , non diplomato, ma un ottimo conoscitore della musica:  l’organista della chiesa del Carmine. Era un tipo burbero , pronto a rimproverare i suoi allievi anche per piccole mancanze.

Ogni banda aveva il suo repertorio. L’una evitava le composizioni di un artista e l’altra quelle dell’altra.

I pezzi forti erano la "Gazza ladra" e "Il Barbiere di Siviglia", mentre “ La traviata” e “ Il Trovatore” quelli dell’altra.

Durante le feste, una sera suonava una banda e la sera dopo l’altra.

Una volta fui preso dal mio sarto,tifoso dell’altra banda, e messo con la testa in un bidone pieno d’acqua e mi minacciò di immergermi  se non avesse gridato “ Viva Verdi”.

Io resistetti,e ovviamente il sarto desistette dal suo proposito.

Scuola di musica e banda musicale finirono quando Ninuccio vinse un concorso di direttore di  una banda comunale in un paese del nord.

Com’era da aspettarsi lo scioglimento della banda Rossini porto al rapido declino della “Verdi”,i cui dissidi interni portarono in breve tempo  al suo rapido sciogliersi.

Questa esperienza portò tutti i giovani del paese ad interessarsi di musica lirica e sinfonica. Anch'io , quando le condizioni economiche glielo permisero,  comprò i suoi primi dischi di musica classica. Ricoirdo ancora il primo disco che comprai:era la sinfonia n.40 in sol minore di Mozart,. Il suo tono drammatico,ansioso e febbrile, contrasta talmente con l’atmosfera generalmente serena , obiettiva, a volte turbata nel profondo ma sempre calma in superficie, che ascoltatore ne rimane immediatamente colpito ed i suoi occhi scorgono segreti che le  parole non possono esprimere.

I ricordi della sua fanciullezza, l’ascolto per radio delle romanze, mi avevano reso permeabile all’amore per la musica.Avevo imparato  che la musica non si impara sui libri, ma ascoltandola. Ascoltandola con attenzione e con amore.Molte melodie, che forse ad un primo ascolto, possono  esserci parse inconsuete lontane, riascoltate più volte divengono, insieme con le altre che già si amano,familiari ed amiche.Ogni composizione musicale presuppone in se stesa un atto generativo e volontario come avviene per la progettazione e la costruzione di un edificio, per la pittura, un monumento, un romanzo o un poema Ascoltare un’opera di Beethoven, leggerela Divina Commedia,  ammirare un quadro di Tintoretto sono atti che si eguagliano, essendo gli uni e gli altri, facenti parte dello stesso mondo culturale, sintesi di intuizione fantastica e di consapevolezza logica.L’uomo con la musica è capace di esprimere il mistero, il dolore e la bellezza della vita. Ascoltare musica significa viverla attentamente ed intimamente  e coltivarla nei silenzi della propria anima.

Nessun commento:

Posta un commento