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mercoledì 25 febbraio 2009

"Sono stato il primo consigliere comunale del Pci". Carmine Senatore racconta

di CARMINE SENATORE


Don Amedeo era un vecchio avvocato legato profondamente alle idee  socialiste di Turati, che aveva cercato ,appoggiato da molti esponenti del mondo della cultura e dalla Confederazione generale del lavoro, di creare un Ufficio studi del movimento operaio intitolato a Giacomo Matteotti. Dopo questi tentativi, vanificati dalle repressioni fasciste, fu ancora Turati a promuovere, durante il periodo dell'esilio in Francia, la raccolta di documentazione per realizzare una esposizione della stampa antifascista, che fu poi inaugurata a Colonia il 10 giugno 1928. A questa associazione anche Don Amedeo aveva dato il suo contributo di idee ed economico. Il progetto riscuotendo il sostegno di molti militanti, simpatizzanti, storici, politici ed intellettuali, e si concretizzò inizialmente, come abbiamo detto, con la costituzione dell'Istituto socialista di studi storici,

Difendeva i poveri contadini chiedendo parcelle da fame, il più delle volte patrocinava anche gratuitamente. Viveva, colla sua professione e con le rendite di fondi dati mezzadria. Luigi lo ammirava e spesso le loro riflessioni era basati sui diritti di eguaglianza e di libertà dei singoli.

Daniele era invece un vecchio socialista, frontista. Faceva il sindacalista e viveva con i soldi di qualche pratica e con qualche regalo da parte soprattutto di operai e contadini. Uomo disciplinato e devoto, molto fedele alla causa socialista che non aveva neanche abbonda noto nei periodi del nascente centro-sinistra nenniano, pur essendo fortemente critico nei riguardo della politica praticata.

Daniele e Don Amedeo erano i miei  interlocutori politici. Le loro idee in breve divennero patrimonio di un gran numero di cittadini , tanto da far diventare nell’elezioni del 1963 il partito socialista il primo partito del paese, grazie anche alla lotta di Don Ciccio Iannicelli e del rag.Amoroso per una controversia nei riguardi del Consorzio sinistra Sele appoggiata dall’on Cecchino Cacciatore, deputato salernitano.

Il 12 gennaio 1964, dalla scissione dal PSI della corrente di sinistra, si costituisce il nuovo Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP), guidato da Tullio Vecchietti (che ne diviene il segretario) e i cui maggiori esponenti sono Lelio BassoVittorio FoaLucio LibertiniEmilio LussuAlcide MalaguginiFrancesco Cacciatore detto Cecchino e Dario Valori.

Aderirono allo PSIUP tutti quei militanti socialisti contrari alla formazione di un governo di centro-sinistra formato da PSI e DC, preferendo invece un accordo per una alleanza di sinistra con il Partito Comunista Italiano.

Il PSIUP riporta un buon risultato alle elezioni politiche del 1968, in occasione delle quali riesce a raccogliere i consensi della contestazione studentesca; mentre alle elezioni del 1972 non ottiene il quorum in nessuna circoscrizione e non elegge alcun rappresentante in Parlamento. A tale proposito circolava all'epoca una battuta che alludeva alla scarsa longevità politica del partito e che interpretava ironicamente la sigla PSIUP come "Partito Scomparso In Un Pomeriggio".

Anch'io seguii lo stesso percorso politica aderendo  al PCI.

Dopo una militanza nel PCI nella sezione "Gramsci " di Battipaglia,ciittà in cui mi ero trasferito dopo il mio matrimonio, fatta di vendite domenicali del giornale di partito ,di sottoscrizioni e feste dell'Unità, nel 1975 venne il momento di fare l'esperienza politica .

Le elezioni amministrative ad Altavilla ne furono l'occasione . In un primo tempo si pensò di fare una lista col PSI, tentativo che poi fallì per volontà di Carmelo Conte, il quale in quell'occasione affermò " Meglio  cento vonti col PSI che mille  per una lista col PCI" . Enormi furono  le difficoltà non solo per la candidature, ma anche per la raccolta delle firme di presentazione della lista. Per le candidature ci rivolgemmo persino a candidature esterne, come il Prof. Mario Postiglione e l'avv. Maurizio Mottola che, però, tutti avevano un legame diretto o indiretto col paese.

Nonostante la lotta fosse ristretta fra le due fazioni più forte la DC  capeggiata da rag Antonio Tedescoda parte e una DC dissedente capeggiata dal dott Salvatore Cembalo dall'altra, riuscimmo ad avere un consigliere.Io divenni , così,il primo consigliere comunale del PCI. Nessun seggio invece per il PSI, punito dalla sua superbia e tracotanza politica.Le vicende che seguirono sono  storia recente: compromesso storico, trasfuga di un consigliere Dc e maggioranza Dc-dissedenti con elezione a sindaco del dott.Salvatore Cembalo. rapimento ed uccisione di Aldo Moro.

 

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