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domenica 20 settembre 2009

Il Cilento: un territorio che ha cultura 'da vendere'

09/17/2009





di Diomira Cennamo



L'idea dei territori come 'aziende' che producono indotto attraverso la cultura e il turismo mi affascina da tempo. E' per questo che mi piacerebbe fermarmi a riflettere su un territorio che conosco bene perché ci sono nata e cresciuta: il Cilento.



L'estate 2009 ha visto il riconfermarsi di eventi che stanno diventando appuntamenti fissi sul territorio cilentano. Si tratta di iniziative di intrattenimento culturale che contribuiscono a valorizzare i luoghi e la storia del territorio di Paestum e dintorni. L'antica Poseidonia era infatti nota in tutta la Magna Grecia, oltre che per la sua fiorente attività artigianale, proprio per l'essere un importante centro di cultura. L'antico teatro, o quello che ne resta in superficie, sta lì a dimostrarlo. Anche Elea (nel territorio di Ascea), più a sud, ci lascia testimonianze di un passato dal fervente spirito culturale.



Un'estate cilentana anticipata, a maggio, dalla rassegna regionale "Raccontami", organizzata da Regione Campania e Ministero per i beni culturali. Una brillante iniziativa che ha permesso ai luoghi stessi di parlare e raccontarsi attraverso la voce di attori più o meno noti. Nel Cilento le tappe sono state Agropoli (Castello aragonese), Ascea (area archeologica di Elea-Velia), Paestum (città antica), Buccino (area archeologica), Valva (Villa d'Ayala), Perdifumo (Palazzo Vargas). La prima edizione non può che promettere bene, stando all'eccezionale dispiegamento di forze sul territorio (cento attori per cinquanta siti in tutta la Campania).

Il "Paestum Festival" ha illuminato il campo erboso accanto al magnifico tempio di Cerere per tutto il mese di agosto, quando ha scosso la quiete millenaria dei sacri resti greci con le sue serate di teatro, musica e danza. Particolarmente felice, in questa dodicesima edizione del festival, la proposta a ingresso gratuito del concerto finale a cura dell’orchestra del Conservatorio "Domenico Cimarosa" di Avellino, dedicato a Friederic Händel, grande musicista nonché viaggiatore del Grand Tour, che proprio Pestum prevedeva tra le sue tappe più significative di viaggio degli intellettuali mitteleuropei nel vecchio continente.

Dodicesima edizione anche per "Velia Teatro", una dieci giorni di spettacoli e conferenze sull'arte, la filosofia e la musica nel mondo antico, ambientata (mi si passi il termine dettato dalla suggestività dell'esperienza di spettatore) nella parte più alta della zona archeologica, sotto le luci della magnifica torre medievale e poco al di sopra dei ben conservati resti del teatro greco. Probabilmente sono pochi i luoghi in Italia così straordinariamente adatti a ospitare contenuti di questo genere. Mix perfetto, dunque, di temi e location.

"Jazz in Laurino", il festival jazzistico che si è svolto all'inizio di agosto nella sua settima edizione, ha proposto la formula della musica dell'improvvisazione all'interno di chiostri e cortili, che valorizzano particolamente questo tipo di esecuzione. A tutto ciò gli organizzatori hanno aggiunto un corso e un laboratorio con importanti maestri del genere.

Altra menzione va al "Mediterraneo Video Festival", rassegna internazionale sul video documentario, che ha compiuto il suo dodicesimo compleanno a fine agosto ad Agropoli. Sempre in agosto e sempre ad Agropoli, i suggestivi locali medievali del castello aragonese hanno ospitato la mostra multimediale "Angeli e demoni", anche qui in un gioco straordinario di valorizzazione reciproca tra arte e luoghi.

Non si contano poi le numerose iniziative di musica e spettacoli folkloristici che richiamano alla tradizione cilentana, da scovare nell'entroterra più 'selvaggio' dei borghi arroccati su monti e colline, che hanno fornito l'ambientazione più naturale a strumenti e costumi d'epoca.



Insomma, se il bilancio dell'estate 2009 si chiude certamente in positivo quanto a livello di originalità della proposta, non altrettanto entusiasmante potrebbe forse considerarsi quello dell'organizzazione. Ad esempio, il magnifico evento di "Velia Teatro" non è stato supportato da un'accoglienza adeguata del visitatore. Quest'ultimo, giunto all'ingresso centrale del sito archeologico, lo trova immerso in un buio spiazzante e rischia di girarsi attorno per mezz'ora prima di intuire che forse, dalla parte opposta, nel parcheggio, i piccoli pulmini parcheggiati sono le navette che portano all'area in cui è ospitato l'agognato evento. Anche la segnaletica ambientale rientra in quella comunicazione che sembra quasi un concetto estraneo al riottoso territorio cilentano. Un territorio che ha invece molto da dire e molto da imparare su 'come' dirlo.

Si potrebbe anche riflettere sul limite di concentrare l'attività culturale in estate, spesso in nome dell'assenza di spazi idonei o per una visione ridotta che la lega esclusivamente al turismo estivo. Potrebbe essere invece opportuno un cambio di prospettiva, che confidi nell'afflusso ad hoc di visitatori e che certamente richiederebbe uno sforzo adeguato in termini di promozione dell'evento stesso (a livello nazionale), coordinato con la promozione del territorio. Promozione che può arrivare alla proposta di veri e propri pacchetti turistici. Compie un timido passo nel senso della destagionalizzazione il "Festival della Filosofia in Magna Grecia", organizzato dall'omonima associazione ad Elea-Velia dal 22 al 24 ottobre prossimi, con la coraggiosa quanto discutibile scelta di collocarlo in parte in giorni infrasettimanali.

Valutazione positiva dunque, pur con ampi margini di miglioramento. Tanti contenuti da esprimere e le prime iniziative non estive. Di sicuro, su questa direzione, il problema di un territorio che sia effettivamente pronto ad accogliere (con le strutture e il coordinamento della proposta) i suoi visitatori non può che emergere e, questa volta, in maniera cruciale e determinante. Un problema non più rinviabile se l'intento è quello di porre le basi per un turismo culturale e quindi un turismo 'di qualità', in un territorio che può sicuramente esprimerlo.

CATEGORIE: Cultura , Le Aziende e la Comunicazione
tags: cilento, turismo culturale

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