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lunedì 14 settembre 2009

20 SETTEMBRE. Il giro ciclistico della Piana Sele


Anche quest’anno fervono i preparativi per l’appuntamento con la Gara Nazionale di Ciclismo “3º Memorial Giovanni Saponara” ovvero il 9º Trofeo Bcc di Altavilla Silentina e Calabritto - 14ª Medaglia d’oro Città di Altavilla Silentina, che si terrà il giorno 20 settembre. La competizione vedrà protagoniste strade a noi familiari che per l’occasione vestiranno l’abito del circuito, colorandosi del folclore della gente e delle strisce bianche sull’asfalto con puntate significative nei comuni di Abanella e Capaccio per poi scalare la vetta fino su in “paese” e infine tagliare il traguardo nella piana di Cerrelli .
Il giro ciclistico oltre ad essere una manifestazione sportiva è insieme una sentita commemorazione, dovuta e voluta dal popolo altavillese, per la prematura scomparsa di un uomo che in questo evento credeva tanto e che tanto impegno aveva profuso per la sua realizzazione e diffusione: parliamo di Giovanni Saponara, un amico, un compagno fedele, un padre amorevole nel privato, ma uno stratega di successi dall’inequivocabile savoir-faire nel sociale. Innumerevoli necrologi abbiamo letto e scritto su di lui che non occorre aggiungere altro. Vorrei solo dire che se n’è andato troppo presto e che vive sempre nei nostri ricordi.
“La corsa”, in gergo cittadino è davvero sorprendente. Assistiamo infatti a interi gruppi sociali, i più disparati che, come risvegliatisi dal torpore di un lungo letargo, si posizionano dietro le transenne per attendere e applaudire giovani e meno giovani che in questo sport mettono l’anima e la forza. Si, perché il ciclismo è un cocktail perfetto di duro allenamento, concentrazione, lucidità ovviamente passione. Questa disciplina che richiede disciplina e rigore anche se non è sempre sotto l luci della ribalta, quando poi arriva nelle strade, smuove le folle, anche le più incredule e si fa acclamare. C’è chi gode dello show e chi invece di questo clamore si alimenta e ne fa una ragione per sperare che tale evento possa crescere sempre di più, che sempre più questo sport possa convincere i più scettici ad applaudire questi “riders” infaticabili, dal motore umano. Parlo di chi possiede “i ferri del mestiere” e cioè della macchina organizzatrice, in primis Vincenzo Mordente che nel ciclismo ci crede e crede insieme ai suoi collaboratori che con la promozione di questo sport sul territorio si possono fare grandi cose. Il desiderio infatti dei promotori, degli sponsor, e di noi tutti è che chi dà sé stesso per questa disciplina lo faccia con la ragione e non solo con il cuore. Vogliamo ribadire ancora una volta, a gran voce che la passione per questo sport deve e non può non essere totale, incondizionata; che l’amore di chi lo pratica con devozione e sacrificio deve essere espresso nella sua forma più pura e mai invischiata in episodi poco felici, quali il doping, che uccide il ciclismo come qualsiasi altro sport.
Ricordiamoci sempre che i mezzi sleali che facilitano le vittorie e le scalate sui podi più alti sono solo meteore illusorie per arrivare al successo, perché poi quegli stessi pseudo-sportivi finiranno per guardarsi indietro perché sentiranno il fiato dell’avversario, dai muscoli e dal sudore autentici per la fatica.
Il mio personale augurio è rivolto proprio all’onestà e all’impegno che, voglio credere, non siano solo ideali ma che possano vincere su ogni cosa che sempre ripagano, nello sport come nella vita.
Accorriamo numerosi domenica 20 settembre e auguriamoci che si aprano altre porte per nuove iniziative di cui la comunità altavillese ha bisogno per crescere e per far rimanere le genti in questi luoghi i quali troppe volte, per rigidità burocratiche o pregiudizi ingiustificati, emigrano per altri lidi, in cerca di altre possibilità.

Anna Mordente

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