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sabato 12 giugno 2010

Di Feo: da sindaco "a tempo pieno" a sindaco "a poco tempo"

di Sergio Di Masi

Quattro anni passano in fretta. Ricordo come fosse ieri quando cominciammo a discutere di liste, candidati sindaco e programmi elettorali in quella che fu la mitica sezione “Giello” dell'ormai defunto DS. Eravamo una bella squadra e facemmo un ottimo lavoro, questo posso affermarlo senza ombra di dubbio... o quasi. In effetti mancò solo quella che si può definire la classica “ciliegina sulla torta” che in pochi auspicavamo ma che si sapeva fosse indispensabile per battere Antonio Di Feo: l'accordo con Rosario Gallo (il sottoscritto, dell'accordo ne era un agguerrito sostenitore..) . Lo so che qualcuno nel leggere storcerà il naso, ma purtroppo quella era l'unica strada da percorrere, un compromesso per il bene di tutti, un accordo che avrebbe probabilmente cambiato le sorti di Altavilla. Veti incrociati, ignoranza politica galoppante ed egoismo spicciolo da elementi di ambo le parti determinarono il mancato accordo. Una giunta Cembalo-Gallo avrebbe fatto meglio di quella attuale? Partendo dall'assunto che la giunta Di Feo sarà ricordata per il “nulla assoluto”, chiunque altro avrebbe fatto meglio! C'era un ottimo programma da rispettare, avevamo menti libere e validi professionisti che avrebbero contribuito all'attuazione dello stesso. Di certo ci sarebbe stata molta “dialettica”, ma quella è il sale della buona politica del resto nella giunta Di Feo, la dialettica non è esistita perchè si tratta di una sottospecie di sultanato... ed abbiamo visto i risultati! Le cose sono andate come sono andate e gli altavillesi hanno avuto il loro “sindaco a tempo pieno” simpatizzante PD che col tempo è diventato “sindaco senza tempo” (da dedicare ai cittadini..), iscritto PDL con incarichi alla provincia, ecco, questo è stato il vero cambiamento che si è avuto in quattro anni! Altavilla è sempre di più un dormitorio (per giunta scomodo..), isolata dal resto del mondo come a voler preservare le “specie indigene” e neanche le sue frazioni più promettenti, Cerrelli e Carillia, riescono a spiccare il volo. Peccato, non è questo che meritano gli altavillesi.
Ad un anno dalle future elezioni spuntano come funghi (alcuni velenosi..) gli “aspiranti sindaco”. In tutto, per adesso se ne contano almeno una ventina. Non faccio i loro nomi altrimenti li “brucerei” ma è fin troppo evidente che sono troppi e che se non ci sarà qualcuno di Cerrelli come di Carillia, di Cerrocupo come di Altavilla Centro, in grado di creare intorno a sé una forte convergenza, si rischia di ripetere la storia di quattro anni fa. Altavilla ha bisogno di un sindaco che con lo sguardo riesca ad andare oltre il ponte sul calore, concreto, libero dai poteri forti e con una concezione nobile della politica. I “salti della quaglia” sono quanto di più squallido possa offrire il teatrino della politica. Adesso è il momento di fare politica, non i soliti “inciuci”. In questo senso l'apertura ad Altavilla della nuova sede del PD grazie all'impegno di tanti giovani è di certo un grande passo avanti. Chiudo con una domanda che mi faccio spesso e che giro a chi legge: gli altavillesi sono pronti al cambiamento?

3 commenti:

  1. ho letto con piacere il tuo articolo. Un accordo Cembalo - Gallo a questo punto visto 4 anni buttati, anzi 10 ( vi ricordate il programma di Cammarano? )e ne 2001 proprio Oreste Mottola fiancheggiava Di Feo fecero venire dal Brasile anche l'avv. Marra a fare un comizio con Di Feo, dico fecero perchè oltre ad Oreste vi erano anche altri suoi amici. Non piangiamo sul latte versato, ormai come si dice a Napoli chi ha avut avut,, chi a dat a dat, simm è Napul paisà, pensiamo a risollevare le sorti di questo paese se ci si riesce. Attualmente come tu dici vi sono molti pretendenti alla poltrona da Sindaco, se ne contano parecchi, solo alcuni hanno le idee chiare, altri come ho parlato con alcuni non sanno nenche dove si trovano nel senso ad Altavilla o residenti in altri comuni, o addirittura alcuni nei loro ragionamenti sono dei buffoni, per questo sono preoccupato. Diceva un politico storico francese, il popolo deve credere e non sapere. Speriamo che la parola nuovo sia il nuovo veramente, con programma fattibile e non sulla luna. Se ci si riesce almeno attuare il 40% del programma che forse tu già sai e sai a chi mi rivolgo in 5 anni visto il deficit comunale anche se viene smentito, è un grosso successo per la nuova coalizione che si andrà a creare. Alcuni pretendenti a Sindaco hanno detto, che gli altri pretendenti devono andare a Scuola da Sindaco, loro a quale scuola da Sindaco sono andati? lascio a te l'immaginazione.Ciao a presto.

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  2. Il mio commento era troppo lungo, così l'ho inserito in un nuovo post, che trovate a questo link: http://collinadegliulivi.blogspot.com/2010/06/gli-altavillesi-sono-pronti-al.html

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  3. Sergio pur condividendo in parte la tua analisi, mi chiedo : ma l’opposizione è stata presente? si è fatta sentire? Per tanti cittadini sembra che sia stata altrettanto latitante o addirittura, in certi casi, accomodante! Spaventa il fatto che ci siano tanti aspiranti Sindaco; se i presupposti sono questi, sono veramente preoccupato. Per tanti cittadini, l’obiettivo principale è FARE il SINDACO e non, invece, creare un gruppo di lavoro o di cittadini per fare qualcosa di nuovo per cambiare radicalmente mentalità e modalità nell’amministrare la cosa pubblica.
    Credo che un candidato Sindaco, con tutti i suoi collaboratori, non si inventa dall’oggi al domani con improvvisazione, o peggio dal nepotismo, dal personalismo, dal fanatismo…
    Un candidato dovrebbe emergere da un gruppo di lavoro costituitosi nel tempo, che ha operato sul territorio e che ha raggiunto almeno un obiettivo agognato dai cittadini! Invece ad Altavilla il gruppo, o i gruppi, nascono pochi mesi prima delle elezioni e spesso sono creati, caratterizzati e monopolizzati, da chi fuoriesce dall’amministrazione comunale di turno per soddisfare esigenze personali, per vendicarsi di qualche “torto” subito o addirittura anche per motivi banali ...
    Nella lista Cembalo, che si opponeva a Di Feo nelle precedenti elezioni, erano presenti assessori e consiglieri dell'amministrazione uscente e quindi nella campagnsa elettorale, dagli interventi dell'opposizione, qualcuno metteva addirittura sotto accusa, senza accorgersene, anche il proprio operato!. Sono sicuro che anche le prossime liste e le successive elezioni ricalcheranno le stesse “strategie” adottate in questi decenni; i personaggi di punta saranno sempre gli stessi ma con casacche diverse. Questo e' il motivo per il quale devo rispondere negativamente alla tua domanda, aggiungendo : quale cambiamento si propone agli altavillesi se l’offerta è sempre la stessa con colori diversi?

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