QUESTURA DI SALERNO
Ufficio Stampa
COMUNICATO STAMPA del giorno 19 maggio 2010
I Giudici del Tribunale di Salerno, su proposta del Questore di Salerno, Dr. Vincenzo Roca, hanno applicato la misura di prevenzione della SORVEGLIANZA SPECIALE della Pubblica Sicurezza, per la durata di TRE ANNI, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, nei confronti di Umberto BELMONTE, nato ad Altavilla Silentina (SA), ivi residente, di anni 59.
Nello specifico, il Questore, richiamata la pericolosità sociale del Belmonte, desunta dai pregiudizi a suo carico, in particolare, per appartenenza ad un gruppo delinquenziale organizzato dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti (prevalentemente cocaina), ha formulato la proposta di Sorveglianza Speciale accolta dal Tribunale di Salerno – Sezione Misure di Prevenzione.
Giova precisare che le attività investigative che hanno fatto emergere le suddette attività criminali risalgono agli anni 2005 – 2006; Umberto BELMONTE, infatti fu arrestato, in particolare, per due volte nell’ottobre 2005, perché trovato in possesso di cocaina.
Per tali fatti il GIP del Tribunale di Salerno, in data 30/05/208, lo ha condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione.
La proposte di Sorveglianza Speciale della P.S., predisposte dalla Sezione Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine, diretta dal Dr. Raffaele Battista, tende a stigmatizzare la condotta di vita del pregiudicato che ha evidenziato la sua pericolosità sociale ed è ritenuto soggetto incline alle attività illecite.
Si evidenzia che la sorveglianza speciale è una misura di prevenzione che prescrive al destinatario di cercare un lavoro stabile, di comunicare alle competenti Autorità di P.S. i luoghi in cui fisserà la propria dimora con OBBLIGO DI RECARSI TUTTI I GIORNI, ad orari prestabiliti, presso il competente UFFICIO DI POLIZIA, di non allontanarsi senza preventivo avviso all’Autorità di P.S., di non associarsi abitualmente alle persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza.
Il sorvegliato speciale, inoltre, non può rincasare più tardi delle ore 20.00 ed uscire la mattina prima delle ore 7.00, non può detenere o portare armi né intrattenersi abitualmente nelle osterie o partecipare a pubbliche riunioni.
La connessa misura di obbligo di soggiorno nel Comune di residenza tende a limitare la libertà di spostamento sul territorio, al fine di consentire una più penetrante attività di controllo dell’autorità incaricata della sorveglianza.
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