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mercoledì 23 giugno 2010

Chiesa di San Biagio, la risposta di Gerardo Di Verniere

Caro Oreste ti trasmetto le puntualizzazioni alle singole eccezioni sollevate nella lettera a firma Fabio De Chirico, che sono parte integrante di una nota, molto più corpos,a da me trasmessa, oltre che al Soprintendente, anche al Vescovo ed a Padre Costantino.




Esimio Soprintendente,

-Non ho fatto il sagrestano dei siti di proprietà della Curia in quanto ho detenuto il possesso della sola chiave di S.Biagio per volontà dei parroci che mi hanno gratificato della loro fiducia contraccambiata da un ben riscontrabile impegno, senza compenso di sorta;
-Il pulpito ligneo non è stato “colpevolmente abbandonato sul pavimento” bensì poggiato su due consistenti tavole e la polvere riscontrata era quella che normalmente si deposita sui mobili quotidianamente e che, periodicamente, comunque mi premuro di togliere. In verità le mie scarse conoscenze in materia di legni e di mobili antichi mi indicano nella situazione ambientale il vero pericolo per questi manufatti più che il velo di polvere. Non mi risulta che un ambiente asciutto, giustamente illuminato ed arieggiato, con una temperatura ed un grado di umidità costanti nell’anno provochino danni ai mobili. -Relativamente al coro “parzialmente smontato da malintenzionati che ne avevano tentato il furto”, questo “a mio dire”, tengo a precisare di essere stato il promotore e di aver partecipato in prima persona, in accordo con la locale stazione dei Carabinieri, ad una operazione che ha portato alla cattura di una intera organizzazione criminale ( 5 in una sola notte) esperta in furti sacrileghi perpretati in tutta Italia. Nell’occasione ho messo a repentaglio la mia incolumità personale come ben Le potranno confermare i Marescialli Garrisi Fabrizio (all’epoca comandante di stazione) e Salerno Francesco (attuale comandante).
-Relativamente al disordine ed all’incuria che regnerebbero sovrani si tiene a precisare, per quanto riguarda San Biagio di mia competenza, che quanto asserito è frutto di una valutazione sommaria che non ha tenuto nemmeno conto di quanto depositato e come custodito al punto da parlare di preziosi pavimenti che giacciono abbandonati ignorando che il “prezioso pavimento” è stato rimesso in sito dopo aver proceduto al recupero ed al restauro di tutte le piastrelle “leggibili” e che quello, semplicemente adocchiato, era materiale di risulta e, peraltro, cotto di Ogliara. Mi sorprende poi che nemmeno ci si è accorti che la chiesa dispone già da anni di idoneo sistema di allarme (grazie alla curia vescovile).
Quello che comunque mi ha maggiormente ferito è stata l’accusa di superficialità, quasi disinteresse, rivolta ai parroci e conseguentemente al Vescovo, ma che sento giustamente mia in quanto depositario della loro fiducia
In oltre venti anni di impegno nessuno degli interventi eseguiti è stato fatto di mia iniziativa e questo si evince, ( i documenti sono anche in vostro possesso), dal fatto che tutti i lavori sono stati appaltati , a conoscenza della Curia,dagli Enti finanziatori (Provveditorato e Soprintendenza) e che quelli finanziati da Provincia , Comunità Montana e CEI (parte strumentale dell’organo e cinque statue lignee) sono stati tutti, secondo norma, autorizzati preventivamente ed eseguiti da personale regolarmente accreditato presso la Soprintendenza.
……….Considerazioni circa la “superficialità dei parroci che avrebbe portato all’impossibilità della fruizione del patrimonio artistico” mi spingono a chiedere a chi ha relazionato:
-conosce il numero delle chiese di Altavilla?
-conosce l’entità dei danni subiti da S.Egidio e San Biagio?
-mi sa indicare le leggi regionali di finanziamento attive nel corso di questi anni, con i relativi
importi appostati, ai quali i parroci avrebbero potuto fare ricorso? (Risparmi ad un addetto ai lavori la citazione della L.R.58 o dei fondi POR )
I generali seduti a tavolino discutono le strategie, i problemi li trovano materialmente sul campo i poveri soldati, e per fortuna ci sono i soldati!
Relativamente poi al coordinamento, ribadisco di essere riuscito a far lavorare in simbiosi gli Enti e la Curia grazie anche alla solerzia ed alla capacità di funzionari, da me già precedentemente citati e dei quali serbo un grato ricordo.
Tengo infine a tranquillizzare la S.V. in merito all’ attenzione ai bandi di finanziamento : la consultazione del BURC, per quanto ci riguarda, è consuetudine derivata dalla delega di assessore (Ambiente e fonti di finanziamento) come dimostra quanto già esposto in curriculum nonchè la partecipazione anche all’ultimo bando (L.R.02-D.G.R. n.200 del 5/03/2010) con due istanze presentate dal parroco nonostante una tempistica capestro. Faccio poi presente che, considerata l’impossibilità di reperire fondi con altri sistemi, ho addirittura presentato una richiesta al Ministro Bondi, come risulta dalla risposta, qui allegata, del dott. Hullweck, Capo della Segreteria.
…………….. Ciliegina sulla torta è l’aver scoperto che esiste un’associazione, tale “Auriga Cilento” che viene addirittura indicata quale autorevole e qualificato riferimento territoriale. Questo crediamo sia scaturito dall’analisi scrupolosa, da parte di chi ha relazionato, di un curriculum dell’associazione e dei singoli componenti (che certamente farà sembrare poca cosa quello da me esibito in apertura di missiva ) che avremmo piacere di conoscere per essere convinti di questa ”forte ed anomala” sponsorizzazione .
In verità dai dati in nostro possesso (quali cittadini presenti sul territorio e quindi “informati dei fatti”) risulta
-che tale associazione è nata via Internet da circa un anno e che il primo incontro “de visu” tra i componenti è avvenuto (me presente) nella scorsa estate in San Biagio;
-che i componenti, tranne qualche eccezione, non risiedono in Altavilla Silentina ma vivono sparsi
per l’Italia;
--che in occasione del loro primo incontro pubblico avvenuto nella Cappella del Carmine hanno raccontato una loro verità sul patrimonio, non permettendo al parroco ed agli amministratori (pur invitati) di interloquire;
-che il presidente, di nomina monocratica, dott. Di Venuta Bruno, oggi “folgorato sulla via di Damasco” da amore viscerale per il proprio paese, nulla ha fatto per il patrimonio (intendo quello artistico) quando questo versava in situazioni disastrose e lui era assessore al Comune di Altavilla Silentina (verba volant sed scripta manent).
Esimio dott. De Chirico , dopo 24 anni di impegno, documentato dai fatti e dalla testimonianza di decine di addetti ai lavori, nel corso dei quali ho lottato quasi sempre da solo (e non per scelta) per salvare e tutelare il patrimonio mi chiedo e Le chiedo :
-la credibilità di una persona deriva da un credito reale o da un credito millantato?
-le comunità locali , specie quelle che per decenni sono state abbandonate anche dalle istituzioni preposte (impegnate ad usare i pochi fondi per realizzare nelle città mostre ed eventi più premianti dal punto di vista dell’immagine) e che da sole (grazie ad associazioni culturali e di volontariato) si sono adoperate a conservare il patrimonio ereditato dagli avi, non pensa meritino rispetto e non abbiano bisogno di balie sponsorizzate?
-La Soprintendenza, in luogo di piangere poi sul latte versato, si è fatta mai promotrice, in accordo con i vescovi, di organizzare qualche tavola rotonda, con tutti i parroci delle diocesi,mirante a chiarire l’importanza del loro ruolo e le incombenze derivanti dall’essere anche custodi del patrimonio artistico ?
-Le statue ed il “Braccio di San Biagio” non pensa che abbiano prima di tutto un’essenza religiosa e
non possano essere ridotte solo ed esclusivamente al rango di opere d’arte e quindi di mere suppellettili?
…………………………………
Gerardo Di Verniere

2 commenti:

  1. Vorrei intervenire su un punto di questa articolata lettera, punto marginale, se vogliamo, rispetto all'ampiezza della polemica, tarata su ben altre problematiche.
    Si continua ad accusare Internet, a far finta che il Web non esista, a sostenere che i collegamenti, il coordinamento e le azioni virtuali non siano dopo tutto reali. La posizione espressa a riguardo e tra le righe da Gerardo in un punto della sua lettera aperta è una posizione che tra cinque anni - mi auguro - nessuno si sentirà più di avallare, ma che attualmente continua a relegare comunità come quella altavillese ai margini della crescita e dello sviluppo sociale, civile ed economico.

    Continua nel post "Sforzi reali e polemiche virtuali tra i detriti di una comunità" a questo indirizzo: http://collinadegliulivi.blogspot.com/2010/06/sforzi-reali-e-polemiche-virtuali-tra-i.html

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  2. Carissimo Gerardo, questa volta, leggendo la tua lettera, sono rimasto folgorato dalle inesattezze, dalle contraddizioni e dalle bugie in essa contenute. L’Auriga Cilento, risponderà con la documentazione necessaria sui punti in cui è stata nominata. Adesso rispondo a titolo personale, perché mi hai chiamato in causa fornendo al Soprintendente e a chi ci legge, informazioni sul mio conto assolutamente false. Mi hai attribuito una carica politica mai assunta in quanto il sottoscritto è stato un semplice consigliere (di maggioranza) dal 1983 al 1988, nell’amministrazione comunale, capeggiata da Rosario Gallo, che era stata eletta grazie anche alla tua fattiva collaborazione (…verba volant sed scripta manent). Non ho mai ricoperto la carica di assessore del Comune di Altavilla Silentina ed erano gli anni (tre anni dal terremoto del 1980) in cui, sia come consigliere comunale che come socio del “Circolo Culturale Tre Torri” partecipavo attivamente all’organizzazione di manifestazioni socio-culturali per il nostro paese. A tal proposito ricordo con grande piacere alcuni eventi (con la E maiuscola) : la pubblicazione del libro “Villaggi Fluviali nella pianura pestana del secolo VII” a cura del prof. Paolo Peduto (Università di Salerno), la publicazione del libro”Altavilla Silentina – Profilo storico monumentale e paesaggistico” di Galardi-Messone finanziate dall’amministrazione di cui facevo parte e la nascita del “Parco Naturale la Foresta” avvenuta, non con un progetto e un finanziamento faraonico, ma con un impegno comunale di spesa minimo (se non sbaglio ca. 1,5 milioni di lire ovvero 780,00euro di oggi) e la collaborazione determinante dell’allora Cooperativa “Rinascita valle del Calore” presieduta da Oreste Mottola. Pochi soldi e tanta collaborazione per rendere fruibile la Foresta che fu inaugurata con una festa popolare ancora oggi indimenticabile per la presenza di tante persone arrivate dall’intera provincia. Purtroppo oggi restano solo i ricordi di quelle belle serate, e bisognerebbe interrogarsi per quali motivi queste iniziative non sono state piu’ realizzate negli anni successivi …. (dovresti ricordare i tanti problemi sorti nella Pro Loco durante la tua presidenza? Ricordi come e’ finita? )
    In merito alle chiese e al mio impegno da consigliere comunale, credo che sia paragonabile a quello di tanti altri altavillesi, fiducia nei tecnici incaricati, fiducia nelle istituzioni…. Ricordo bene pero’ di non aver mai fatto un comizio elettorale nel quale promettevo la riapertura delle chiese in pochi mesi e sempre entro il dicembre dell’anno in corso. Tu l’hai fatto da candidato nelle tue campagne elettorali , da ASSESSORE DEL COMUNE di Altavilla e lo scorso luglio in Piazza Antico Sedile durante una pubblica manifestazione ,in un ruolo non ben definito. Infatti nell’occasione dicevi che la Chiesa di San Biagio sarebbe stata riaperta entro dicembre (2009?) !.
    Sinceramente in questa tua lettera non capisco tutto il tuo astio nei confronti di tutti e sinceramente trovo assurde le tue accuse a tecnici responsabili che hanno ruoli ben definiti nella diocesi e nelle due Soprintendenze. Secondo te sono tutti incapaci e non sanno valutare la realtà ?
    Ho il sentore che l’iniziativa nella quale sono coinvolto dia molto fastidio perche’ le cose riscontrate sono molto differenti da quanto hai raccontato in questi anni, e all’orizzonte si intravedono i nuovi importanti eventi che il prossimo anno interesseranno la popolazione altavillese…
    Caro Gerardo, io saro’ stato pure folgorato sulla via di DAMASCO, ma tu, SEI STATO UNTO DAL SIGNORE COME PROTETTORE DEI BENI STORICI-AMBIENTALI ALTAVILLESI? San Biagio, Castello, Foresta, le cause dello stato pietoso in cui versano sono da ricercare ad Altavilla o in coloro i quali, pur non vivendo ad Altavilla, non vogliono restare indifferenti allo scempio che e’ stato compiuto?
    Affettuosamente
    Bruno

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