Per memoria e
per l’affetto che mi lega a Borgo Carillia, dove per oltre vent’anni ho
speso le mie energie per garantire la
sicurezza , la legalità e l’ assistenza materiale e morale agli abitanti, sento
il dovere di ricordare un evento storico
che arricchì spiritualmente la nostra comunità in un momento difficile
dell’inizio del cammino di sviluppo.
Nel 1962 l’Ente
di Riforma Fondiaria, nel completamento dell’opera edilizia per gli assegnatari
dei poderi , costruì, anche la chiesa,la quale, con solenne cerimonia religiosa
fu consacrata ed aperta al culto il 20 gennaio 1963 da parte di Monsignore
Biagio Agostino, vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania dal 24.2.1956 al 26.10.1974. Nonostante la
giornata fredda invernale, parteciparono molti fedeli locali, delle contrade
limitrofe e del capoluogo, nonché Autorità civili, religiosi, militari
dell’Arma dell’allora Stazione Carabinieri di Persano ed alcuni rappresentanti dell’Ente di Riforma.
Parroco era il
defunto Don Vittorio Granito , il quale, prima della costruzione della chiesa,
dal mese di settembre 1939, celebrava messe, matrimoni e funerali in un locale a piano terra della palazzina
sita sul lato ovest della piazza Gerardo
Alfani
( oggi di
proprietà del Signor Angelo Massa).
Alla guida
spirituale della parrocchia, sino ad
oggi si sono avvicendati i seguenti sacerdoti :
Don
Vittorio Granito dal mese di settembre
1939 al 5 gennaio 1985, giorno in cui fu
posto a riposo per raggiunti limiti di età. Nello stesso periodo svolse attività spirituale anche in
Persano in favore della comunità civile e militare. Sino al 1969 alloggiava
in un locale attiguo alla palazzina reale, poi con i genitori ed altri
familiari , si trasferì in Borgo Carillia, sistemandosi nell’apposito alloggio
attiguo alla chiesa, continuando ad interessarsi della chiesa di Madonna delle
Grazie di Persano Centro e di quella San
Lazzaro di Persano Baraccamenti.
Don
Salvatore Pìccinini dal 5 gennaio 1985 all’estate 1996 (suo ultimo atto
battesimale risale al 18.08.1996). Era anche parroco della chiesa Sant’Anna
della vicina frazione Matinella del comune di Albanella,però alloggiava con gli
anziani genitori in Borgo Carillia nei
locali della chiesa.
Per breve
tempo subentrò Don Raffaele Vigilante, il quale era parroco della chiesa San Biagio della frazione
di Cerrelli.
Dopo arrivò Don
Raffaele Saturno ( suo primo atto battesimale è datato
01.12.1996). Fu responsabile della Parrocchia sino a settembre 2001.
Poi subentrò
Don Nunzio Cerrone, sino al 30 gennaio 2012, giorno della sua prematura scomparsa,
avvenuta a Bovino (Foggia) presso la casa di cura dei vocazionisti. Durante la
sua malattia e dopo il decesso l’attività spirituale è stata continuata da Padre Bonaventura Ihfanaco, originario della Nigeria.
Dal mese di
ottobre 2012 è nuovo Parroco Don Costantino Liberti, il quale,
essendo impegnato nell’amministrazione delle
chiese del capoluogo,
ha delegato
Padre Bonaventura, il quale prosegue la sua missione con grande impegno e fede.
A Don
Vittorio Granito e Don Nunzio Cerrone, deceduti , va il nostro sincero e commosso pensiero d’amore. Agli altri parroci viene
espresso sentito ringraziamento,
gratitudine e grande stima per la loro buona opera compiuta .
Le chiese,
le sinagoghe,le moschee ed altri luoghi sacri, sono importanti e necessari per
l’umanità. Sono punti di riferimenti, d’incontro, di riflessione e,
soprattutto di preghiere che ci
accomunano nei valori religiosi, civili ed umani e segnano la strada che porta verso Dio. Sono
fonti d’energie spirituali che aiutano e
guidano gli esseri umani nel superare le
difficoltà della vita.
La chiesa nei
millenni della sua storia ha vissuto la sua autocoscienza
interpretando
fedelmente i principi del vangelo che sono
la vita e l’insegnamento di Gesù
e diffondono la fraternità,la pace,la giustizia
e l’amore universale.
La
chiesa,quale istituzione sacra e mistero
di grazia, ha la capacità di indicare le vie della fede e che trascende la
dimensione istituzionale ed ingloba la santità,la fecondità ,l’unità e la
stabilità incrollabile.
I primi
abitanti di Borgo Carillia, gente brava e laboriosa, di scarse condizioni
economiche e culturali, ma ricchi di valori
religiosi e civili ed animati da grande volontà di progredire
onestamente, la domenica ed altri giorni festivi frequentavano numerosi
la chiesa,dove con sincere
preghiere e raccoglimento devoto, sfogavano la loro amarezza, sofferenza e chiedevano protezione ed aiuto a Dio per
risolvere i loro problemi. Uscendo dalla chiesa esternavano la pace interiore, grande energia spirituale,
fiducia e speranza di realizzare le loro giuste aspirazioni.
La nuova
generazione che vive in un contesto storico diverso, deve allontanarsi dalle spinte materialistiche e di ritrovare
quella autentica fede religiosa che ha
animato i loro predecessori nei momenti di sacrifici, di sofferenze e di
dolori. Frequentare spesso la chiesa,
essendo l’unico luogo che ci fa sentire
vicino a Dio , ci sprona a comportarci da buoni cristiani e ci da la forza di andare avanti per realizzare un mondo migliore.
I parrocchiani
di Borgo Carillia desiderano che il parroco dimorasse in luogo nell’apposito
alloggio, onde avere la possibilità nel momento di bisogno e di sconforto di
aver vicino il sacerdote a cui confidare le proprie e chiedere consigli.
FRANCESCO D’ERRICO
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