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venerdì 12 ottobre 2012

Forestale Cilento fa il punto sulla lotta al bracconaggio



BRACCONAGGIO: LA FORESTALE DENUNCIA NEL CILENTO UN BRACCONIERE PER ESERCIZIO VENATORIO IN AREA PROTETTA.
  
L’uomo, bloccato dopo un breve inseguimento, ha confessato di aver esercitato in zona protetta l’attività venatoria.

Camerota (SA)- E’ stato denunciato dal Corpo Forestale dello Stato G.R., un cacciatore quarantaseienne responsabile di aver praticato esercizio venatorio nell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in località “Sant’Antonio” in agro del comune di Camerota.

L’operazione è scattata in seguito ad una segnalazione per incendio da parte di alcuni cittadini pervenuta al numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo Forestale dello Stato.

Infatti, la pattuglia 1515 composta da personale del Comando Stazione Forestale di Casaletto Spartano, a seguito di una richiesta di intervento pervenuta dalla SOUP di Vallo della Lucania, per un incendio in atto in località “Fenosa” in agro di Camerota,  giunta sul posto, mentre stava effettuando un giro di ricognizione dell’area colpita da incendio, udiva degli spari di arma da fuoco provenire dalla vicina località “Sant’Antonio”. Con l’ausilio di un binocolo, si riscontrava la presenza di un cacciatore, che con il fucile impugnato e con due cani al seguito era intento nell’attività di caccia. Gli Agenti, restando in appostamento e, tenendo sempre sottocontrollo il bracconiere, decidevano di aspettare che lo stesso si avvicinasse alla strada per poi intervenire. Dopo aver installato un richiamo acustico per la selvaggina, lo stesso si incamminava verso la propria autovettura.
L’uomo alla vista della pattuglia forestale, si dava alla fuga, prontamente dopo un breve inseguimento, veniva raggiunto e identificato, risultando all’atto del controllo con la licenza di porto di fucile scaduta.

Le Giubbe Verdi, prontamente eseguivano il sequestro del fucile semiautomatico marca Benelli, del richiamo acustico marca JVC, denunciando il bracconiere alla competente Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania, il quale dovrà rispondere, di esercizio di caccia in Area Protetta con mezzi non consentiti e, di porto abusivo di armi.




Dall’inizio dell’anno ad oggi, per reati connessi alla caccia e alle armi, il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Vallo della Lucania diretto dal V.Q.A. SILEO Fernando  ha effettuato: n°648 controlli riscontrando n°14 Reati che hanno portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di n°8 persone di cui una arrestata; sono state eseguite inoltre n°2 perquisizioni e n°12 sequestri di cui: nove fucili, sette lacci, una tagliola, cinquantacinque munizioni, una carcassa di rapace protetto(Gheppio); mentre per illeciti amministrativi sono state sanzionate n°13 persone per un importo totale di circa €.3.500,00-

Nonostante il divieto di caccia venatoria all’interno dell’Area Protetta, il fenomeno è molto diffuso nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, che causa gravi impatti sull’ambiente e sull’avifauna dal momento che colpisce anche specie molto rare e in via di estinzione, che in questo periodo arrivano dal nord Europa e attraversano il nostro Paese per andare a svernare in Africa.


    Addetto alla Comunicazione Istituzionale
 Ass. SANTANGELO Antonio (335/1864114)
                                                                                                      Firmato
                                                                                                    V.Q.A. Ing. Fernando Sileo

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