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sabato 2 gennaio 2010

Le poesie di Arianna Scorzelli

Il volo del gabbiano

Impara tu a sognare
tra nubi fitte e stanche
perchè non ti spauri
nel cielo verdeggiante.
Rimirarmi da gabbiano
pronto per volare
nei cieli tersi e chiari,
perchè possa un giorno
da me ritornare,
da beato vincitore
di battaglie con le ali.

All'alba del tramonto
di un'estate ormai finita
il volo prenderai e
nel cuore rimarrà
il dolore dell'addio.

Ammirarti io potrò
sullo scoglio della vita
che da sempre ha vegliato
sulla gioia del nostro
candido candore.

Continua...



Amor va trovando Amor

Il pensier mio si ritrova
per la languida palude che parea
storimisse il desiderio dei defunti.
Per la nocte pungente volea
parirsi dinnanzi a me l'anima parva
di chi per immani tempi rimase
morto per il corpo putrefatto.
Scorsosi si veglio per sua solitudine,
parea aggirarsi per l'aere serena
del dì festante cum tucte le altre vagando.
Ah per quanta paura fece
tormento non mi diede,
seppur l'anima mia dannata
rimembrar invano volle
il leggiadro volto affranto dell'amor
che su questa terra non colse mai.

Se mai dovessi io nuovamente rimirarti
ti direi"anime parve noi siamo
per lo sconsolato destino
che il fato ha per noi prescritto".
Fuggenti esuli di questa
misera e petrosa
vita da eterni naufraganti
che per deserti mari solea approdare.






Il lamento dell'esule più grande

Oh Patria mia,
vorrai Tu rimembrar nel dì celeste
il figlio tuo fuggiasco
che per luoghi avversi vagò dannato.

Possa Tu fato immacolato scorgere
il pianto dell'esule maesto
che questa vita ci ha donato
e che a clamor di popolo venne
ingiustamente allontanato.
Possa tu un funesto dì
rimirar da orfano piangente
la patria tanto lontana che
da madre accorta curò il suo più bel figlio
che per leggiadre missive
fu negli annales dell'Urbe ricordato.


Verrà il dì in cui:
dall'alloro sarai incoronato
per sederti sul trono degli eletti
da esiliato vincitore ritornato.









La notte della misera luna

Per l'acqua perigliosa
un moto si ondoso
andava si scuotendo
i lidi della vita
che a festa risuonavan
nello spirito di chi
ti rimembrava tra le stelle.

Uno spavento diritto al core
coglieva l'anima mia
che nel cor penetrava,
come lamaina appuntita
che ha trafitto per incanto
una notte pien di luna.
Nello stagno ti rispecchi
il volto tuo splendente
che mira da lontano
la speme tua mortale
nel ciel pien di stelle,
tue più strette sorelle.

Per quanto intoccabile sarai
contemplarti io vorrò
sperando in un dì
che mi svelerà
l'altra faccia tua
che per un tempo lungo
celata mi rimase
dietro l'altro volto
che piangente mi commosse
nel cielo da lei finemente
decorato.

Un attimo non esiterei
se consolarti io potessi
per la tua sempre immobile
esistenza da astro
bello e luminoso
che da solo lassù rimase.









L'incontro con la mia paura

Da eterna sognatrice
vado a rimirar
con glio occhi lagrimosi
la foto della vita
che ritrae il momento
più inquieto di questa
misera esistenza.
Seppur in festa eravamo e
a canti ci davamo
intenti a banchettar e
sul monte a rimirar
il cielo senza stelle e senza luna
sotto un prato finemente innevato
che da solo intimoriva
l'uomo meno stanco
che per lidi infelici
era solito vagar.
Se potessi io rivivere
la paura che colpì
l'anima mia beata
all'istante morirei
e non so
se riprendermi più potrei.
Fuggi da me
paura mia nociva
il più veloce che puoi
seppur affannarti
giustamente dovrai
e non fatti più scorgere
dallo sguardo mio beato
che per troppo tempo
rimase ingiustamente celato.
Solo ora io potrò
vagr senza timor
di rivederla sulla mia terra
che per tempo lungo ostile mi fu.







Il giorno della lode
Per sempre rimarrai
anima mia leggiadra
nelle menti rincuorate
dall'amor che tuo perdona
il peggiore dei peccati.
Vagar si da ammirare,
nel circolo tuo vizioso
il male della vita
sia loro per sempre a vita.
Le campane tue gioiose
risuonavan così festose
nel giorno del ricordo
della tua più alta lade
che con pianti e dovozione
ti venne così riconosciuta.
E,a chi solea pensar
a male del tuo
sano e meritato successo,
ora solo pentirsi dovrà
per scongiurare il ritorno
dagli inferi più funesti
dal profondo degli abissi
di questa tanto
misera e petrosa terra.



Grazie per l'attenzione perso le mie composizioni...cosa ne pensa sinceramente?

1 commento:

  1. Sono poesie tutte stupende scritte con tanto amore da una ragazza che con la sua dolcezza,la sua bravura e il suo piccolo cuore è riuscita a volare con la sua fantasia e a farci sognare...Complimenti ancora...

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