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lunedì 23 novembre 2009

La delibera ferma la terapia Battaglia legale contro l Asl di un disabile di Albanella

la Città di Salerno — 19 novembre 2009 pagina 24 sezione: NAZIONALE

• Albanella. E’ stata una sentenza dei giudici del tribunale di Salerno a riconoscergli e confermargli il diritto ad usufruire di terapie motorie quotidiane (tre ore al giorno) e domiciliari. Ma da oltre un mese e mezzo, Maurizio Anzisi 40 anni, vittima il 27 agosto del 1995 di un incidente in moto, disabile al 100% a causa del grave trauma cranico subito, non effettua le terapie. Una pausa forzata delle attivitá di riabilitazione che gli sta creano notevoli disagi, soprattutto alla circolazione. A risentire maggiormente della mancanza di movimento sono gli arti inferiori, con gravi pregiudizi per la sua salute. • Maurizio due volte all’anno, dal 1999, effettua le attivitá di riabilitazione presso il centro "Alfredo Giusti" di Firenze, per circa quattro settimane. Per i restanti mesi usufruisce delle terapie domiciliari attualmente sospese. Per ottenere questo tipo di assistenza il legale di famiglia, Michele Gorga, ha presentato ricorso al tribunale di Salerno. • La sentenza è esecutiva e definitiva (l’Asl non ha presentato ricorso) dal mese di luglio. «L’Asl è stata condannata - spiega l’avvocato Gorga - sia a risarcire le spese sostenute dai familiari di Anzisi per le terapie effettuate al centro di riabilitazione di Firenze, che ad erogare le prestazioni domiciliari secondo le tecniche e le disposizioni del centro di Firenze. Da quanto segue queste terapie i miglioramenti sono visibili». La sentenza ha condannato l’Asl al risarcimento di 40.961 euro di spese sanitarie oltre al pagamento delle spese processuali e delle perizie. • «Dagli inizi di ottobre Anzisi però non riceve le terapie - conclude Gorga - perché il commissario dell’Asl Salerno non ha predisposto la delibera per la fisioterapia domiciliare e tutte le attivitá presso il centro "Giusti". E, questo nonostante ci sia una sentenza del tribunale di Salerno per un diritto incontestabile». • Gorga annuncia che presenterá ulteriori azioni sia in sede penale, per l’omissione del servizio sanitario, sia civile per il rimborso delle spese sostenute. «Non chiedo nulla di più di un mio diritto - commenta Maurizio Anzisi - grazie alle terapie ho acquistato una certa autonomia che non ho intenzione di perdere». Una situazione che va risolta tempestivamente. In caso contrario Alfredo, padre di Maurizio, sará costretto a richiedere l’intervento di un terapista privato, che dovrá pagare a proprie spese, nonostante gli spettino di diritto le terapie motorie domiciliari. «Davvero non comprendiamo - evidenzia Alfredo Anzisi - perché, chi di competenza, non si decide a firmare la delibera che consente a mio figlio di effettuare le terapie. Se la situazione non si sbloccasse, sarò costretto ad effettuare le prestazioni sanitarie a pagamento». Maurizio dovrá effettuare le terapie motorie a casa fino a marzo, mese in cui ripartirá per Firenze. Per poi riprendere nuovamente con il rientro presso la sua abitazione, situata in localitá "Bosco", dove i genitori gli hanno allestito una vera e propria palestra, dove effettua gli esercizi quotidiani. Angela Sabetta

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