Altavilla, paese di canti e
musica da oltre cinquant’anni. La guerra del 1977
L’inno paesano del professore
Giuseppe Sacco resiste alla sfida del tempo grazie a Iolanda Delli Paoli
“Altavilla, Altavilla/ Paese di canti e musica/ Ti vede illuminata il
marinaio/ Ti ammira verso il cielo la pianura/ Chi ha incontrato in te/ Un
grande amore/ Non lo può scordare/ E star lontano”
Nel 1957 cosi recitava la canzone
prima classificata al I festival della canzone altavillese. Scritta dal
veterinario Sacco e musicata dal maestro Alessandro Di Verniere, la canzone
ebbe subita un gran successo e fu cantata da tutti gli altavillesi e divenne il
simbolo della piccola cittadina. Recentemente dal gruppo”Altavilla viva in
Brasile” sotto la presidenza del nostro concittadino Ezio Marra,la canzone è
stata registrata da una cantante professionista, la cilentana Iolanda
Delli Paoli, ed è diventato l’inno ufficiale
dell’Associazione. Sotto l’egida dell’azione cattolica, viene organizzata anche
nel nostro paese il I° festival della canzone altavillese. Professionisti e
cittadini comuni, poeti in erba, e maestri e intenditori di musica, vengono
messi a dura prova nella composizione. Attilio Senatore, Giuliano De Rosa, il
veterinario Giuseppe Sacco, Alessandro Di Verniere, il maestro Suozzo sono gli
artefici del festival. Il tifo della cittadinanza , per l’una o l’altra canzone
assume “una febbre “ che poco a poco coinvolge tutta la comunità cittadina.
Organizzatore e presentatore della manifestazione è Manuccio Di Lucia, giovane
studente universitario in giurisprudenza, abile nell’eloquio e padrone dei
mezzi espressivi. Le voci di Emilio Giannella ,quella di Attilio Senatore , di
Bruno Mazzeo e Giuliano de Rosa danno al festival un’eco che rimarrà nel tempo.
Tutte le canzoni del festival vennero registrate su un registratore “Geloso” a
nastro,uno dei primi prototipi del tempo. Due giovani, parenti di Duccio
Baione, provenienti da Roma,sono i tecnici del suono. Per molti settimane le
canzoni vengono cantate e i motivi,anche se accennati, diventano patrimonio di
tutta la comunità cittadina. Vent’anni dopo si svolse il secondo festival della
canzone altavillese, realizzato dal circolo culturale "tre torri" si
svolse, più o meno dicembre 1977, nella sala "La cisterna" di
Altavilla. Una trentina le canzoni in in gara, con due serate di eliminatorie e
una serata finale. " O cane e mast'andrea" di Manuccio o tabaccaro di Cerrelli e "
Altavilla tutto questo sei tu", quest’ultima presentata come di autore
anonimo, in quanto quest’ultimo, Davide Pacifico, in quegli anni impegnati si vergognava di aver scritto
una canzonetta. “Non ricordo il titolo della canzone vincitrice insulsa ancora
più della mia, mi spiace. Quello che ricordo – racconta Davide Pacifico - è che
la mia canzone fu oggetto di discriminazione da parte dei benpensanti in
giuria. Pur avendo superato in semifinale la canzone poi vincitrice e anche la
seconda classificata,in finale arrivò terza e provoò una piccola sollevazione
fra il pubblico che la voleva vincente. Ma a quell'epoca una canzone scritta da
uno di Lotta Continua (nel frattempo purtroppo qualcuno aveva svelato
l'identità dell'autore)e cantata da ragazzi coi capelli lunghi, tutti vicino a
quell'area politica, non poteva vincere un festival organizzato da Gerardo Di
Verniere”. Il festival ebbe un altro strascico. Giovanni Verrone, redarguito
dal papà Antonio (proprietario del locale, la mitica “Cisterna”) per aver
partecipato alla protesta scappo' di casa e fu poi recuperato – dagli amici -
sul lungomare salernitano dopo due giorni. Un bel casino vero per una semplice
canzonetta.
Carmine Senatore e Davide Pacifico